Capizzi, la festa del vessillo aragonese – VIDEO

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Sono iniziati a Capizzi, come ogni anno, i festeggiamenti in onore del protettore San Giacomo Apostolo Maggiore, festa molto sentita da tutti i capitini e celebre in tutta la Sicilia.

I festeggiamenti si sono aperti con il corteo del vessillo aragonese, che ha luogo il 22 luglio di ogni anno, per ricordare il soggiorno di Pietro II d’Aragona a Capizzi nel XIV secolo e la concessione di un emporio da tenersi nella cittadina. La storia racconta che tra le leggi ingiuste che affliggevano la Sicilia vi era quella della tassa sulla fiera; ogni cittadino che voleva accedere alla fiera con un animale doveva pagare una tassa. Questo pesava non poco specialmente per quelli che non riuscivano a vendere gli animali. Pietro II d’Aragona con un regio decreto dichiarò esente da tassa l’ingresso alla fiera di Capizzi e quale segno di questo grande privilegio donò il “Vessillo” con il suo stemma.

Questa celebrazione si articola in due momenti: la mattina verso le ore 10, il vessillo viene portato in processione da un corteo composto dall’autorità ecclesiastica e dalla Confraternita di San Giacomo Apostolo Maggiore, dalla chiesa Madre alla chiesa di San Giacomo percorrendo la via dei Vespri; quindi, proseguendo lungo la via Bandiera, il vessillo viene condotto fino al castello e viene collocato nel punto in cui un tempo insisteva la Chiesa della Maddalena – Cappella Regia. In questo luogo è avvenuta la benedizione della reliquia della Maddalena. Il vessillo viene consegnato al popolo, affinché lo custodisca fino a sera per riconsegnarlo all’autorità civile, che lo riporterà all’autorità religiosa.

Nel tardo pomeriggio il sindaco e tutte le autorità civili e militari si recano al castello per ritirare il vessillo e ricondurlo in processione, lungo la via Bandiera e la via Vespri, fino alla chiesa di San Giacomo per riconsegnarlo all’autorità religiosa, la quale lo espone sul campanile del santuario di San Giacomo, dove sventolerà per tutto il periodo dei festeggiamenti.

 


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