Capizzi, un’intera comunità in subbuglio per il paventato accorpamento della scuola

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Dall’inizio dell’anno l’intera comunità di Capizzi è in subbuglio per il possibile accorpamento tra l’Istituto comprensivo “Luigi Sanzo” e l’istituto comprensivo di Cesarò “Don Luigi Sturzo”.

I due Comuni dei Nebrodi distano tra di loro oltre 50 chilometri, in una situazione olografica normale non sarebbe un problema questo accorpamento, ma le strade di collegamento sono dissestate e soprattutto d’inverno è particolarmente difficile raggiungere i due centri montani a causa anche della neve e delle strade ghiacciate.

Attualmente l’Istituto comprensivo “Luigi Sanzo” è composto da tre plessi, 20 classi, quattro di scuola materna, dieci di scuola primaria e sei di scuola secondaria, in totale sono circa 350 gli alunni. Un istituto, come tanti, vittima del calo demografico, l’Ufficio scolastico regionale ha comunicato gli accorpamenti previsti per istituti primari e secondari in relazione ai vincoli previsti dalla legge rispetto al numero minimo di iscritti, una scuola può mantenere la propria “indipendenza” solo nel caso in cui abbia un organico di almeno 600 alunni, 400 in caso si tratti di comunità montane o isole minori.

E’ il caso dei istituti di Capizzi e Cesarò, quest’ultimo con circa 370 alunni, l’accorpamento prevede un unico dirigente scolastico ed un’unica segreteria, con tutti gli svantaggi in termini di iscrizioni e certificazioni.

Da sette anni l’Istituto Sanzo di Capizzi è in stato di “reggenza”, diretto da un dirigente, attualmente Maria Grazia Antinoro di Mistretta, che dirige tra l’altro l’Istituto comprensivo Tommaso Aversa di Mistretta.

Contro il paventato accorpamento ha deliberato sia il collegio dei docenti che il consiglio d’istituto, presieduto da Antonino Cacciato Insilla. In questi giorni è stata avviata una raccolta firme contro l’accorpamento ed è stata coinvolta l’amministrazione comunale di Capizzi con il sindaco Giacomo Leonardo Purrazzo, particolarmente sensibile a questo problema. Il primo cittadino nella giornata del 23 gennaio ha incontrato a Palermo l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, l’esponente del governo Musumeci ha confermato lo stop momentaneo per quest’anno scolastico sulle modifiche alla rete scolastica siciliana, in ogni caso rinviate all’anno scolastico successivo, per il 2018-2019.

La decisione – ha spiegato l’assessore regionale dell’Istruzione, Roberto Lagalla che ha proposto la delibera – è stata assunta per il sopravvenuto intervento di numerose amministrazioni locali e per consentire al governo di riconsiderare i criteri generali più adeguati per un aggiornato ridimensionamento scolastico”.

Della vicenda se ne occuperà il consiglio comunale di Capizzi, convocato dal presidente Antonino Fazio il 26 gennaio alle 19.30.

Decisione solo rinviata, ma ancora rimane una spada di Damocle su un Istituto efficiente, i cui insegnanti sono quasi tutti capitini, così come il personale ata. Una comunità che vede nella scuola l’ultimo baluardo per la propria identità formativa e che con questo accorpamento rischia seriamente l’ennesimo scippo ad un territorio già defraudato di diversi servizi.


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