La vertenza dei lavoratori della Casa di Riposo Barone di Falco di Nicosia ha compiuto un passo significativo con la convocazione ufficiale di un tavolo di conciliazione presso la Prefettura di Enna. L’incontro, fissato per il 6 maggio 2025 alle ore 12:00, rappresenta l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione previste dall’art. 2, comma 2, della legge 146/90.
La convocazione giunge a seguito dello stato di agitazione proclamato dal sindacato UIL-FPL, che persiste nonostante un tentativo di confronto avvenuto il 7 aprile scorso tra il commissario straordinario dell’Opera Pia, l’ingegnere Ferdinando Delle Nogare e i rappresentanti sindacali. Durante quell’incontro, il commissario aveva riconosciuto le difficoltà economiche della struttura e il credito vantato dai dipendenti, senza però poter garantire il pagamento completo degli stipendi arretrati né fornire tempistiche certe per la loro liquidazione.
Al centro della vertenza vi sono principalmente due questioni: il mancato pagamento degli stipendi e problematiche relative all’articolazione dell’orario di lavoro. Dalla documentazione emerge una situazione critica per quanto riguarda le retribuzioni, con numerosi mesi di stipendi non corrisposti o pagati solo parzialmente nel biennio 2023-2024. I lavoratori avrebbero ricevuto solo 9 acconti e 10 stipendi completi su un totale di 24 mensilità dovute.
Nell’assemblea del 12 aprile 2025, i dipendenti della Casa di Riposo, rappresentati dalla UIL-FPL, hanno deciso all’unanimità di mantenere lo stato di agitazione nonostante le parziali rassicurazioni del commissario, che si era impegnato a saldare le spettanze relative all’anno 2022 e a erogare un acconto sugli arretrati del 2023 in occasione delle festività pasquali.
L’obiettivo dell’incontro in Prefettura sarà trovare una soluzione condivisa che tuteli i diritti dei lavoratori e garantisca al contempo la continuità dei servizi essenziali offerti dalla struttura assistenziale.
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