Catania – Palermo: derby da brividi al Massimino

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Le chiamano sliding doors: momenti che possono costituire la svolta nel corso degli eventi o, in questo caso, in una stagione calcistica. La vittoria di questa domenica per 2-0 infatti era quello che serviva al Catania per dare una svolta ad un campionato sinora anonimo. Per il Palermo, invece, al di là del passaggio a vuoto, l’incontro può lasciare strascichi a cui si potrà rimediare solo con molta fatica e molto lavoro.

Al Massimino c’erano più di 9000 spettatori: un pubblico inusuale per la categoria e per lo stesso Catania (la media in casa quest’anno è di 3103) ma prevedibile per l’incontro forse più caldo della categoria. È stata una partita intensa, come un vero derby che si rispetti, e non sono mancate le emozioni.

Il Catania ha dominato il primo tempo passando in vantaggio con Luca Moro, al 17° centro stagionale su rigore dubbio. Per il Palermo, allenato da Giacomo Filippi, non c’è stata speranza e il passivo avrebbe potuto essere più ampio.

Il secondo tempo è stato più equilibrato ma ancor più movimentato. Il Catania è rimasto in 10 per un rosso dato a Russini, resosi protagonista di una pericolosa scivolata in ritardo. La partita ha continuato a scaldarsi con occasioni da una parte e dall’altra, ma il Palermo ha perso molte speranze di rimonta al 79’ quando Almici ha strattonato un raccattapalle colpevole di non avergli restituito il pallone perdendo tempo. Sebbene il comportamento del raccattapalle sia stato deplorevole e fastidiosissimo agli occhi della gran parte degli appassionati, la reazione del palermitano, espulso, è stata ancor più sciocca specialmente dal momento che è professionista da 10 anni.

Qualche minuto dopo Moro ha fatto capire ancora una volta come la sua ottima media realizzativa non sia frutto del caso: dribbling attraverso la difesa rosanero e pallone alle spalle del portiere per il 2-0. Un’ulteriore espulsione per il Palermo (Luperini) e un’occasione mancata dallo stesso Moro hanno fatto da titoli di coda ad una partita che può significare tanto per il cammino di entrambe.

Il Catania infatti veniva da 3 sconfitte in 4 partite e da un cammino anonimo a centro classifica da cui deve provare a risalire. Pur senza Russini, gli etnei saranno favoriti a Messina domenica prossima: un altro derby siciliano vistosi in categorie superiori e un altro tassello verso la corsa ai playoff. Quanto a Moro, i 18 gol in 16 partite (pur con 7 rigori) parlano a suo favore e di questo passo il prossimo anno lo vedremo probabilmente in B: con il Padova, squadra con cui è cresciuto e seconda nel girone A, o altrove.

Il Palermo conferma il trend negativo lontano dal Barbera. Dei 32 punti conquistati sinora, ben 23 sono stati ottenuti in casa: un andamento significativo da considerare anche per chi dovesse puntare sulle prossime partite dei rosanero, magari tramite uno dei bonus offerti dai bookmaker sul mercato, recensiti su www.sportytrader.it/siti-scommesse/bonus/. Tuttavia è soprattutto l’atteggiamento remissivo del primo tempo a preoccupare, oltre a scatti di nervosismo tutto sommato comprensibili in un contesto del genere. Il secondo posto è intatto ma il Bari, vincente contro il Taranto, è ormai distante 8 punti. Lo scontro diretto di domenica si rivela così fondamentale, con la sola vittoria come opzione per continuare a sperare nella promozione diretta.

 


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