Celebrata a Enna la ricorrenza di San Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato

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Anche quest’anno, per celebrare la ricorrenza della festività di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato, pur nel rispetto del quadro normativo relativo alle misure di contenimento del contagio, la Questura di Enna ha voluto riunire i propri appartenenti per la celebrazione di una Santa Messa presso la splendida cornice del Duomo di Enna.

Al rito religioso, officiato dal vicario generale della Diocesi di Piazza Armerina, mons. Antonino Rivoli e concelebrato dal parroco del Duomo, mons. Enzo Murgano e dall’assistente spirituale della Questura di Enna, don Angelo Lo Presti, hanno partecipato, oltre agli appartenenti alla Polizia di Stato e al personale dell’amministrazione civile del Ministero dell’Interno, anche il prefetto di Enna, Matilde Pirrera, la deputazione regionale e le massime autorità locali e provinciali.

Nel corso della funzione è stata data lettura della preghiera del poliziotto dedicata a San Michele Arcangelo. Quest’anno la lettura è stata affidata al poliziotto più giovane d’età in servizio in questa provincia.

Subito dopo, presso il complesso della Polizia di Stato “G. B. Giuliano” di Enna bassa, il questore, Corrado Basile, ha consegnato encomi, lodi e onorificenze al personale che si è particolarmente distinto nell’espletamento di attività di servizio.

Per tutti, una menzione particolare a un giovane agente in servizio alla sezione volanti, promosso per merito straordinario alla qualifica superiore, che tempo fa, a Reggio Calabria, libero dal servizio, era intervenuto in inferiorità numerica nel corso di una rissa per soccorrere un ragazzo che si trovava a terra in evidente difficoltà mentre veniva colpito ripetutamente da più persone, riportando anche lui delle lesioni ma procedendo all’arresto dei cinque aggressori. Un chiaro esempio di coraggio e alto senso del dovere.

Il questore, nel corso dei vari momenti celebrativi, ha rivolto il suo personale ringraziamento e apprezzamento a tutti gli operatori che quotidianamente si spendono per il bene comune, con abnegazione e sacrificio, e a tutti Coloro che sono vicini alla Polizia di Stato, permettendo loro di svolgere con serenità l’indispensabile servizio alla collettività come baluardo di legalità.

 

 

 

 

 


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