Il 2 giugno si celebra la festa liturgica di San Felice da Nicosia, l’umile frate nicosiano vissuto nel diciottesimo secolo. San Felice è co-patrono di Nicosia e venne canonizzato nel 2005 da papa Benedetto XVI. Nel gennaio 2020 a Calatafimi la Conferenza episcopale siciliana proclamò San Felice patrono dei donatori di sangue.
Quest’anno l’Avis di Nicosia, presieduta da Paolo Gurgone, ha organizzato proprio in occasione della festa liturgica un incontro con tutti le associazioni di donatori di sangue provenienti da ogni parte della Sicilia. Il raduno è avvenuto in piazza Garibaldi alla presenza della Fraternitas San Felice, l’associazione Bersaglieri di Nicosia, la sezione di Nicosia dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Anpass Protezione Civile, Rangers, Croce Rossa Italiana, Vos Cerami, Unitalsi, diverse sezioni Avis siciliane e della Fidas e della Fratres.
Il partecipato corteo da piazza Garibaldi ha raggiunto la casa natale di San Felice per un primo momento di preghiera, curato dalla Fraternitas. Ha poi attraversato il centro storico di Nicosia, riattraversando piazza Garibaldi, la via Fratelli Testa, la via Roma, per giungere davanti al monumento di San Felice in via Umberto per un secondo momento di preghiera. Il corteo è poi sfilato in via Umberto, per recarsi lungo la ripida salita che conduce alla chiesa di Santa Maria degli Angeli.
I tanti pellegrini hanno potuto ascoltare in chiesa la storia di San Felice illustrata da Gaetano Lo Gioco e Nicola Falco della Fraternitas San Felice, a cui si è aggiunto padre Salvatore Russo, guardiano del convento dei Frati cappuccini. Sono intervenuti anche Paolo Gurgone ed alcuni dirigenti della Fratres, della Fidas e dell’Avis.
Una piccola processione con in testa la statua d San Felice portata a braccio dai componenti della Fraternitas si è avviata verso l’orto dei Frati cappuccini per congiungersi con i pellegrini del Meeting Francescano del Mediterraneo, che quest’anno si tiene a Gangi dal 2 a 4 giugno, in questa occasione per la festa liturgica i pellegrini del meeting hanno potuto assistere alle celebrazioni in onore di San Felice.
La statua di San Felice giunta nell’orto è stata posta sul palco per la successiva celebrazione della messa.
Un clima di festa e di allegria ha accolto tutti i partecipanti con canti e balli che hanno coinvolto non solo i numerosi fedeli giunti da ogni parte della Sicilia, ma anche frati e monache in un clima di serenità e di pace.
La giornata è proseguita con un momento di riflessione sulla vita di San Felice, curato da Rosa Rita Barbera, presidente dell’Associazione Cammino di San Felice. Sono seguiti gli interventi di Paolo Gurgone e di diversi dirigenti dell’Avis provinciale e regionale che con diversi aneddoti hanno ricordato l’iter per far proclamare San Felice patrono dei donatori di sangue. Sul palco è intervenuto il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, che ha ricordato come proprio 8 anni fa in occasione delle celebrazioni per il trecentesimo anno della nascita del santo, fu proclamato primo cittadino. Il sindaco ha ricevuto una spilletta da Salvo Mandarà dell’Avis.
La mattinata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, durante la celebrazione è intervenuto fra Pietro Giarracca, ministro provinciale dei Frati minori cappuccini di Sicilia. L’Avis di Nicosia ha offerto l’olio per la lampada votiva posta ai piedi della statua di San Felice.
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