Celebrati a Capizzi San Sebastiano, la Madonna degli afflitti e San Vito – FOTO e VIDEO

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Domenica 18 settembre, dopo due anni di fermo,  sono stati celebrati a Capizzi  San Sebastiano, San Vito e la Madonna degli Afflitti. Le statue, che durante l’anno vengono conservate nella chiesa di San Sebastiano, sono state portate tutte a spalla, ma in particolare quella di San Vito da giovanissimi.

San Sebastiano fu un militare romano, vissuto ai tempi di Diocleziano, martirizzato per aver sostenuto la propria fede cristiana. Diocleziano, che infatti aveva in profondo odio i fedeli a Cristo, appreso della fede del soldato, lo fece denudare e legare ad un palo,  dove venne trafitto da una moltitudine di frecce. I soldati, credendolo morto, a causa dei tanti dardi che lo avevano trafitto, lo abbandonarono perchè le bestie feroci potessero cibarsene, ma Santa Irene, che era andata a recuperare la salma per la sepoltura, lo trovò ancora in vita, lo portò presso la propria dimora e lo curò con dedizione. Guarito dalle ferite, però, San Sebastiano si ripresentò al cospetto di Diocleziano, per proclamare nuovamente la propria fede. L’imperatore lo fece flagellare a morte.

Come San Sebastiano, pure San Vito visse durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano. Secondo la tradizione, nacque in Sicilia, da padre pagano. Dopo la morte della madre  venne affidato ad una nutrice, che lo fece convertire a fede cristiana. Operò  molti miracoli a partire da soli sette anni, soprattutto come taumaturgo, venne poi arrestato per la propria fede dichiarata e liberato miracolosamente da un angelo. Giunto a Roma,  nonostante si racconti che avesse guarito dall’epilessia il figlio dell’imperatore, per volere di Diocleziano, finì in un pentolone di pece bollente, ma rimase illeso. Venne dato in pasto ai leoni, ma le bestie divennero mansuete. Infine, dopo essere stato anche torturato nella carne, venne liberato da angeli e condotto presso il fiume Sele, dove morì per le sofferenze. Le notizie sull’età della morte sono discordati e oscillano tra i 12 e i 17 anni. Proprio perchè ricordato come martire fanciullo, la sua statua è portata in processione da ragazzini.

La Madonna degli afflitti, anch’essa venerata la terza domenica di settembre, è  invocata a favore dei bambini piccoli che hanno difficoltà a muovere i primi passi e di tutti coloro che soffrono per le gambe. La statua esprime in volto accorato dolore.

La processione è stata condotta lungo il tradizionale percorso cittadino, prevedendo la sosta in tutte le chiese. Faticosa la salita cosiddetta “dei Casalini“. All’arrivo della processione in piazza Mercato si è svolto lo spettacolo pirotecnico.

La festa si è conclusa con la benedizione impartita dal parroco don Antonio Cipriano e il rientro delle statue in chiesa.

Maria Teresa La Via

 

Tratto dai festeggiamenti in onore di San Sebastiano, San Vito e Madonna degli afflitti:

 


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