Cerami, vecchie case in vendita a 1 euro per favorire lo sviluppo econo-mico e demografico

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Gli effetti avversi della crisi economica, la tendenza negativa occupazionale, e ancor di più il dato statistico sociologico-demografico sono indicatori che, ahinoi, non favoriscono la capacità di sviluppo del bel paesino di Cerami, cui fa eco una realtà sconfortante.

Anno dopo anno la popolazione si assottiglia. I defunti continuano a essere in numero maggiore rispetto ai nuovi nati. I giovani emigrano, se ne vanno in cerca di lavoro e di fortuna altrove. I residenti un tempo, tra gli anni ’50-’60, superavano ì 4.600 abitanti; oggi l’Ufficio anagrafe ne registra meno di 2 mila. Il tessuto urbano, in parte ammodernato, è costituito dal 45% di case non occupate, di edifici fatiscenti, e talune zone del tutto vuote.

La densità abitativa, in rapporto alla superficie utile residenziale, supera i 65mq. per abitante. Si tratta di dati che statisticamente fotografano un trend negativo che peggiora di anno in anno, che segnala l’umana desolazione della pittoresca località ceramese.

Azioni correttive fino ad oggi non se ne sono viste.

Legittimo, allora, chiedersi come rilanciare in prospettiva questo centro urbano? Come farà questa cittadina ad andare avanti se non si attueranno condizioni ottimali per incrementare e favorire gli sviluppi economici e demografici?

la consigliera Flavia Pirrello

A guardare solamente indietro si rischia di diventare “guerci della mente in la vita primaia” (Dante, Inferno –Canto VII). “Bisogna sì guardare al passato, ma per dare un futuro al nostro paese, lanciare idee nuove, oseremo dire, con le parole del compianto avv. Giuseppe Calandra, “fantasiose, bizzarre”.  Da qui l’idea, sulla scia collaudata in vari comuni, che prevede la messa in vendita di case abbandonate, in cattivo stato e da ristrutturare, al prezzo simbolico di 1 solo euro.

L’obiettivo, nel senso della proposta elaborata dalla consigliera comunale, Flavia Pirrello, in collaborazione con la collega Sabina Sillaro, e approvata dal Consiglio comunale, è quello di arginare lo spopolamento degli antichi quartieri, rimuovere i possibili rischi per la pubblica incolumità derivanti dal pericolo di crollo di alcune abitazioni fatiscenti, procedere al loro recupero e rimettere in moto l’economia edilizia, sfruttando le agevolazioni economiche e gli sgravi fiscali per il restauro dei fabbricati. Si può, inoltre, vagliare la possibilità di riqualificare l’edificio con un piccolo hotel, un B&B, o pensare ad un progetto più ampio che interessa anche più immobili all’interno dello stesso paese con la possibilità di creare un albergo diffuso.

Ovviamente, dalla ricetta lanciata dall’amministrazione, con a capo il sindaco Silvestro Chiovetta,  non bisogna aspettarsi miracoli, ma accende un barlume di speranza, una marcia diversa per affrontare, un passo dopo l’altro, i complicati problemi che affliggono  e attanagliano l’amabile paese di Cerami.

 Carmelo Loibiso


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