Con il progresso della tecnologia anche le truffe online si evolvono. Ecco perché oggi è importante acquisire conoscenze che ci consentono di fare la scelta giusta durante la navigazione. Tra i vari strumenti che abbiamo a disposizione vi sono certificazioni, e in alcuni casi anche licenze, che fungono da veri e propri sigilli di sicurezza.
Alla scoperta dei certificati di sicurezza
Se da un lato il web pullula di siti illegali e di hacker sempre più specializzati, dall’altro gli internauti oggi possono in poche mosse accertarsi della validità di un sito, anche grazie ai certificati di sicurezza. Quello per eccellenza è definito “SSL/TLS” ed è responsabile del livello di sicurezza della connessione. Per assicurarsi che l’interazione tra l’utente ed il sito sia sicura è opportuno, allora, che esso sia adeguatamente attivato sul sito. Possiamo riconoscerlo dalla presenza di “https://” nella parte iniziale dell’url presente in alto a sinistra.
Ci sono poi i siti e-commerce che gestiscono direttamente i dati delle carte e che, pertanto, devono ricorrere anche alla certificazione PCI-DSS. Questa attesta la conformità del sito alle regole che proteggono e tutelano i dati dei consumatori. Se la certificazione non è esposta sottoforma di badge nella fase di check out o nella sezione sulle norme legali, puoi sempre contattare l’assistenza clienti e chiedere informazioni. Le certificazioni, però, in alcuni casi non bastano.
I protocolli tecnici e le licenze che attestano affidabilità
Ai protocolli tecnici si aggiungono però altre misure di sicurezza o addirittura licenze che rappresentano vere e proprie garanzie per l’utente. Tra le misure di sicurezza più attuali e diffuse annoveriamo l’autenticazione a due o più fattori, ormai adottata da moltissimi portali per elevare il livello di protezione degli account. Viene adoperato perlopiù nei servizi di home banking, ma anche sui social e in alcune piattaforme di posta elettronica.
Se tutti i siti legali sono conformi al GDPR, per alcuni settori specifici i portali affidabili necessitano di altre licenze. È questo il caso, ad esempio, del settore ludico. I grandi portali di gioco, come Betnero, presentano sempre una licenza con il logo AAMS, che attesta che il sito è certificato dai Monopoli di Stato. In pratica ha superato i controlli di sicurezza e svolge l’attività in conformità con le normative vigenti.
Non dimentichiamo poi che anche in ambito formativo, i siti davvero accreditati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito presentano un rimando ad esso. In questo caso però è consigliabile sempre consultare il Registro degli Enti Accreditati, consultabile sul sito del Ministero.
Insomma, licenze, protocolli e altre misure di sicurezza vanno esaminati con attenzione, perché sono un valido monito per capire se abbiamo di fronte un sito sicuro o pericoloso.
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