Componente della Consulta di Villadoro critica aspramente la segnalazione sul degrado urbano di Gioventù Nazionale, dura replica di Giovanni Latona sui toni utilizzati

Giovanni Latona
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Botta e risposta a Villadoro dopo l’articolo pubblicato il 3 giugno su telenicosia.it che denunciava il degrado del paese. Giovanni Latona, presidente della sezione di Nicosia di Gioventù Nazionale e vicepresidente provinciale per Enna, ha risposto duramente alle critiche di un componente della Consulta comunale.

La controversia nasce dall’articolo Villadoro nel degrado: Gioventù Nazionale denuncia rischi gravi e ricorrenti e chiede interventi immediati, una segnalazione firmata da Latona che aveva evidenziato problematiche nel territorio comunale. Il pezzo ha scatenato una reazione aspra da parte di un membro della Consulta di Villadoro, che ha risposto attraverso i canali social e messaggi privati.

La replica di Gioventù Nazionale

Latona non ha tardato a replicare, prendendo pubblicamente le distanze dai toni utilizzati dal componente della Consulta. “Si ritiene necessario prendere pubblicamente le distanze dallo stile, dai toni e dai contenuti utilizzati, che nulla hanno a che vedere con lo spirito di collaborazione e di partecipazione civica che dovrebbe animare il ruolo consultivo“, ha dichiarato il rappresentante di Gioventù Nazionale.

Nel mirino di Latona finiscono espressioni come “forme di intelligenza alternativa“, “scempio delle erbacce” e “microfoni per farsi sentire“, utilizzate dal membro della Consulta per rispondere alle segnalazioni sui problemi del paese. “Il tono ironico con cui si deridono cittadini che esprimono preoccupazione per lo stato di alcune aree del paese non è degno del contesto“, ha aggiunto Latona.

L’appello al rispetto istituzionale

Il vicepresidente provinciale di Gioventù Nazionale ha sottolineato come chi collabora con l’amministrazione, anche in forma non politica, “ha il dovere di usare sobrietà, rispetto e misura“. La Consulta, secondo Latona, “non è un’arena personale, né uno spazio per sfoghi sarcastici o attacchi mirati“.

La polemica si inserisce nel più ampio dibattito sulla credibilità delle istituzioni locali. “Il dissenso e le critiche sono legittimi, ma devono sempre essere espressi con senso delle istituzioni e spirito costruttivo“, ha precisato Latona, auspicando che il confronto possa tornare “nei binari della serietà, della buona educazione e del rispetto“.

La vicenda mette in luce le tensioni tra forze politiche giovanili e organi consultivi del territorio, evidenziando la necessità di mantenere un linguaggio istituzionale appropriato anche nel dibattito pubblico locale.



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