Con il vincolo archeologico a Centuripe la discarica non verrà realizzata, soddisfazione dei parlamentari ennesi

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La firma dell’assessore ai Beni culturali Samonà era attesa e la notizia che questa mattina è stato emesso il decreto, conferma che l’Ennese, come ho sempre sostenuto, è una terra il cui grande patrimonio storico, culturale, archeologico e le sue enormi potenzialità non possono essere devastate da una discarica”.

Lo afferma la deputata all’Ars di Attiva Sicilia Elena Pagana, che aveva sollecitato l’intervento del presidente della Regione e dell’assessore ai beni culturali già quando era stato reso noto il progetto presentato da Oikos di realizzare la megadiscarica in contrada Muglia a Centuripe.

Un ringraziamento al presidente della Regione Musumeci che ha subito assicurato il suo impegno, e che aveva accolto un ordine del giorno a mia prima firma”.

“L’apposizione del vincolo archeologico, con il conseguente divieto a costruire, è un atto che attendevamo e che sapevamo sarebbe stato emesso, in considerazione delle importanti testimonianze archeologiche presenti, e che avevano già portato al parere negativo che era già stato espresso dalla Soprintendenza di Enna. Va inoltre sottolineato – prosegue Pagana – che la realizzazione di un sito di così grandi dimensioni, quale era quello che veniva proposto dalla società, sarebbe stato comunque in contrasto con il Piano regionale di gestione dei rifiuti, che non prevede maxi discariche nel territorio ennese”.

“E’ scongiurato un grave rischio per questa terra ricca di storia, che ha la sua vera ricchezza nel suo patrimonio, da valorizzare per uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Sono vicina e unita al momento di gioia e sollievo dei cittadini, del Comitato che ha condotto una lunga e convinta battaglia contro questo progetto, alle associazioni, come lo sono stata quando è iniziata la lotta contro un progetto che avrebbe creato danni forse irreversibili”.

Grandiosa notizia: è arrivato il vincolo archeologico. È, dunque, certo il definitivo stop del progetto per una discarica nelle campagne di Muglia, in Sicilia, nel territorio comunale di Centuripe, in provincia di Enna. L’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, finalmente, ha dichiarato l’Area di Monte Pietraperciata Area di interesse archeologico, sottoponendola a tutela”. A darne notizia è il Vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera Andrea Giarrizzo.

Era folle pensare che un sito che riveste tale interesse archeologico – continua il parlamentare M5S – potesse subire un tale scempio. Ricordo che la vicenda era nata all’ottobre del 2018, quando al Comune di Centuripe era stato depositato un progetto che prevedeva la costruzione di una piattaforma per il compostaggio, la valorizzazione della nettezza urbana e la richiesta di cambio di destinazione d’uso di circa 300 ettari di terreni a uso agricolo nelle campagne di Muglia. Per dare un termine di paragone, è la dimensione di 500 campi da calcio. Secondo il progetto, la discarica avrebbe dovuto gestire e smaltire circa 1000 tonnellate di rifiuti urbani residui al giorno e circa 90mila tonnellate di percolato (ovvero di rifiuti speciali, altamente inquinanti) all’anno”.

La possibilità che questo splendido angolo di Sicilia venisse deturpato, adesso, è stato definitivamente scongiurato, – conclude l’onorevole Giarrizzo – grazie anche all’incessante impegno profuso dagli attivisti del Meetup M5S di Centuripe e dai comitati civici. Un lavoro coordinato che ha permesso di scongiurare questo attentato all’ambiente, alla storia e alla cultura nel nostro territorio e che ho sposato sin dall’inizio, condividendone le iniziative per dare manforte a chi si è opposto senza sosta alla realizzazione della discarica“.

Finalmente, si mette la parola fine alla paventata discarica di Centuripe. Così, con Decreto n. 2876, la Regione Siciliana dichiara ‘l’Area archeologica di Monte Pietraperciata’, ‘Area di interesse archeologico’, sottoponendola a tutte le prescrizioni di tutela contenute nelle leggi di riferimento vigenti”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che, in quasi due anni, a fianco dei comitati civici e del MeetUp Cinquestelle di Centuripe ha dato battaglia contro la realizzazione della discarica nell’area di Contrada Muglia, a due passi da Catenanuova.

Un vincolo richiesto mesi fa, – spiega il senatore Cinquestelle – parallelamente a quello paesaggistico, che vieta di adibire l’area ad usi non compatibili con il suo carattere archeologico, impedendo così, a chiunque, di devastare il nostro territorio e di realizzare quella che sarebbe stata la più grande discarica dell’Isola, spacciata dai proponenti come ‘piattaforma integrata per la valorizzazione dei rifiuti”.

Era il 15 ottobre 2018, quando, a seguito di una segnalazione, insieme agli attivisti del Meetup M5S di Centuripe, – dice il parlamentare – abbiamo deciso di mettere a conoscenza i cittadini dei comuni interessati e di rivolgerci agli organi competenti, per fermare questo scempio a danno dell’ambiente e del paesaggio, nonché un’area ‘di interesse archeologico particolarmente importante’, adesso riconosciuta tale anche dalla Regione”. 

“Si tratta, infatti, – va avanti Trentacoste – di un complesso rupestre composto da ipogei naturali che custodiscono interessanti testimonianze di arte preistorica, databili tra l’Eneolitico e il Bronzo antico. Tale insediamento, peraltro, si colloca all’interno di un ambito territoriale nel quale sono emerse significative testimonianze del popolamento in età protostorica”.

Quello raggiunto è un risultato straordinario, – conclude Trentacoste – frutto della sinergia tra cittadini, comitati civici e rappresentanti nelle Istituzioni. Alle comunità di Centuripina e Catenanuova e a tutti coloro che, a vario titolo, si sono adoperati per fermare la realizzazione di questa discarica, voglio rivolgere il mio ringraziamento”.

 


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