Concluso dall’Associazione Luciano Lama il progetto un “Un orto nel deserto” in favore delle popolazioni Saharawi

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Si è concluso lo scorso 30 settembre, dopo circa 15 mesi, con il raggiungimento degli obiettivi prefissati, il progetto “Un orto nel deserto”, promosso dall’Associazione Ong Luciano Lama presieduto da Michele Sabatino, finanziato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese e che ha visto come partner l’associazione Innova Civitas e la locale Luna Roja. L’obiettivo del progetto è stato quello di migliorare la quantità e la qualità delle produzioni alimentari presso i campi profughi Saharawi in Algeria ai fini di una corretta e sana nutrizione della popolazione.

Il progetto attraverso la realizzazione di un orto sociale, intende infatti sostenere lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare di questa popolazione che per salvaguardare la propria identità è stato costretto a rifugiarsi nel deserto algerino. Il progetto nasce dalla necessità di assicurare o in alcuni casi incrementare la disponibilità di cibo fresco e sano in una zona in cui le normali coltivazioni sono praticamente impossibili. Il sistema di coltivazione idroponico, grazie al minimo sfruttamento del suolo, permette di coltivare in zone aride, poco fertili, con risorse idriche limitate o in alcuni casi assenti. Permette infatti, controllando i normali parametri della coltivazione (pH, EC, ecc), di massimizzare le rese e ottenere cibi salutari in quanto privi di qualsiasi tipo di patogeno terricolo. Il Saharawi è uno stato nato di fatto dall’ex Sahara Spagnolo, successivamente occupato dal Marocco ma da sempre conteso con il Fronte Polisario. Quindi centinaia di migliaia di persone di questo territorio sono fuggite e da circa 50 anni vivono in campi profughi in particolare in Algeria come quello di Auserd. Il progetto è stato indirizzato in particolare a nuclei familiari che vivono in questi campi profughi, ma anche alle autorità locali e ad organizzazioni internazionali.

E’ stata una esperienza non facile ma nello stesso tempo avvincente – commenta il Presidente dell’Associazione Luciano Lama Michele Sabatino – riuscire a realizzare un orto in un territorio dalle condizioni non ideali come quello sahariano non è stato facile. Ma abbiamo però raggiunto questo traguardo importante prima di tutto per le popolazioni locali ma anche per la nostra associazione”.

 


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