Convegno ala Kore di Enna sulle opportunità del PNRR

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E’ una occasione unica e irripetibile, un treno che corre ad altissima velocità e che impone un cambio di passo, uno sforzo comune, per cogliere le straordinarie opportunità e consentire una vera e propria rivoluzione copernicana a favore dei territori, costretti in una crisi post covid, senza precedenti. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nasce, infatti, per consentire la ” ricostruzione” del Paese dopo gli effetti devastanti della pandemia. E’ stato questo l’incipit della giornata di studio organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Enna in partnership con l’Università Kore e la società K2 innovazione che si è tenuta ieri nell’auditorium universitario “Antonio Scelfo” e che ha visto la partecipazione degli enti locali, degli amministratori comunali, dei ordini professionali, delle organizzazioni datoriali e di categoria, oltre che del personale del Libero Consorzio. La finalità come spiegata dal segretario generale dell’Ente, Michele Iacono, che assieme al commissario straordinario, Girolamo Di Fazio, ha fortemente voluto questa giornata intesa all’insegna dell’operatività, è stata quella di fornire gli strumenti di conoscenza, di esperienza e di consulenza per l’attuazione del piano.

“Gli enti locali e l’attuazione del PNRR, come cogliere le opportunità” è stato infatti questo il tema sul quale si sono snodate le relazioni che hanno focalizzato l’attenzione non solo sugli strumenti normativi e tecnici ma anche su come superare le tante criticità, molte delle quali legate alla reale difficoltà degli Enti a mettersi in campo, per la carenza di risorse professionali e di competenze. Da anni si assiste ad costante depauperamento del personale della Pubblica amministrazione che non ha una adeguata formazione e che, a causa dell’impossibilità per gli enti di assumere, manca di un adeguato ricambio generazionale, necessario oggi per incidere sulla operatività e sull’attuazione del Piano. Promuovere la sinergia tra gli enti del territorio, puntare alla capacità di coagulare risorse professionali per sviluppare una visone comune di crescita e di sviluppo sono stati gli argomenti su cui hanno posto l’attenzione le autorità intervenute.

Il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, nel suo intervento da remoto, ha ricordato come l’Europa non conosce le parole proroga e deroga e che quindi gli Enti devono fare uno sforzo in termini di organizzazione e di impegno per rispettare la tempistica. I progetti infatti dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 31 marzo del 2026. Sulla necessità di una visione territoriale comune ha centrato l’attenzione il presidente della Kore, Cataldo Salerno, che ha sottolineato l’importanza della ricerca e della innovazione quali infrastrutture sulle quali puntare per cogliere le opportunità del piano. “Siamo di fronte ad un treno che viaggia ad altissima velocità che deve fare conti però con delle stazioni inadeguate. Bisogna crederci, lavorare insieme e salire a bordo, convinti che non ci sarà un altra fermata”.

Il prefetto, Matilde Pirrera, si è detta disponibile a sostenere gli Enti e ha proposto di lavorare ad un progetto che punti all’innovazione tecnologica per consentire al territorio di Enna di scalare la classifica, che lo vede oggi occupare l’ultimo posto”.

L’assessore alle Autonomie Locali, Marco Zambuto, a capo della cabina di regia regionale, nel fornire le dritte dal suo privilegiato punto di osservazione, ha ribadito l’impegno del Governo regionale a sostenere gli Enti locali nella stesura dei progetti affiancando esperti. ” Oltre agli 80 già operativi ne verranno reclutati altri duecento che siamo certi riusciranno a dare la spinta in termini di operatività agli Enti in sofferenza per la carenze di personale specializzato”.

In tutto questo contesto è stata anche sottolineata l’importanza che possono giocare gli enti intermedi, quali i Liberi Consorzi, nel coordinare una visione d’insieme. “Da parte nostra – ha ribadito il commissario straordinario, Girolamo Di Fazio – la massima disponibilità e l’apertura ad un dialogo con il territorio per tracciare le basi su cui immaginare un percorso di crescita e di rilancio guardando alle giovani generazioni”.

E’ stato poi compito dei relatori ad affrontare i temi di interesse che si sono centrati sugli aspetti più complessi e performanti del Piano. A relazionare nell’ordine sono stati Raffaele Scuderi, preside della facoltà di Scienze giuridiche ed Economiche della Kore, che ha dato una visione d’insieme del Piano; l’esperta Francesca Ciulla, che ha portato in aula alcune specifiche esperienze di lavoro partendo dagli strumenti operativi e il professore Arturo Bianco che ha trattato il tema del personale soprattutto sulla capacità assunzionale degli Enti.

 

 


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