Coronavirus. Si registra il quarto decesso a Capizzi, tasso di infezione otto volte superiore rispetto alla media dell’Asp

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Non accenna a diminuire l’epidemia da covid-19 nel piccolo centro nebroideo di Capizzi. Oltre i 58 positivi accertati ed i 25 in attesa di risultato, si registra il quarto decesso in questa seconda ondata, si tratta di un uomo di 68 anni, risultato positivo al test rapido antigenico il 30 dicembre. L’uomo soffriva da qualche tempo di una patologia cardiaca.

Capizzi con i suoi 2.891 abitanti e con 58 positivi registra un tasso di infezione pari al 2% del totale della popolazione ed è sicuramente uno dei focolai su cui va accentuata l’attenzione, se pensiamo che la media nell’Asp di Enna, di cui Capizzi fa parte, tra positivi e popolazione residente è dello 0,23%. Questo dato ci fa capire quanto grave sia la situazione in quanto il tasso di infezioni nel centro nebroideo è di ben otto volte superiore a quello della media di tutti i restanti comuni dell’Azienda sanitaria ennese.

A nulla sono serviti gli appelli ed i provvedimenti restrittivi in questi giorni del sindaco Principato Trosso, amareggiato per la recrudescenza di questo virus. Durante le sue dirette ha usato parole dure, ma comprensibili per questo momento difficile che la popolazione capitina sta passando.

Alcuni parlavano di terrorismo, altro di procurato allarme ed invece no. Abbiamo visto come è finita. A Capizzi c’erano pochi contagi ed invece ecco come è finita. L’osservazione della situazione epidemiologica in paese mi preoccupava e l’ho sempre detto“. Dichiara amareggiato il sindaco Leonardo Principato Trosso durante un video postato su Facebook.

“Purtroppo la mentalità retrograda ha peggiorato la situazione, il fatto di non dire niente ai primi sintomi, la troppa sicurezza ci ha fatto sbagliare. Festeggiamenti, compleanni, incontri, ormai si svolgevano come se non ci fosse il virus e quasi senza protezione. La situazione è incontrollabile. È un atto di autolesionismo a cui tutti noi cittadini abbiamo contributo. Ho cercato di proteggere i cittadini in tutti i modi, dalla chiusura delle scuole al mercato, ho consigliato di autoproteggerci ma non è servito a nulla. Ho imposto pure il divieto di uscire tranne per lavoro o necessità. La troppa sicurezza ci ha indotti in comportamenti ai limiti del negazionismo facendoci abbassare il livello di guardia. Ho cercato di proteggere i cittadini in ogni modo, ho imposto il divieto di uscita dalle case, sono stato accusato di abuso di potere ma oggi quelli che mi hanno accusato dovrebbero avere il coraggio di ammettere che il sindaco ha una marcia in più e che ha visto oltre ciò che alcuni potevano vedere“. Ed infine conclude

Ho già richiesto una intensificazione dei controlli sul territorio e su mia stessa richiesta le forze di polizia stanno effettuando controlli domiciliari per verificare il rispetto dei provvedimenti di quarantena. Stiamo vivendo una grave situazione ed è opportuno che tutta la cittadinanza collabori. Sono convinto che molti cittadini non comunichino nulla alle autorità sanitarie, dobbiamo anteporre la salute all’interesse personale, ne va della nostra vita“.

 


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