Covid. L’incredibile vicenda di un ventenne nicosiano risultato “falso positivo” al tampone molecolare

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Ci giunge in redazione il racconto di un ventenne nicosiano, la cui vicenda è strettamente legata all’emergenza coronavirus che ormai da quasi due anni sta condizionando le nostre vite. Un racconto di un falso positivo che si trova coinvolto in una serie di problemi burocratici senza mai aver contratto il covid-19.

Giorno 20 agosto sono stato posto in quarantena in un Comune in provincia di Palermo a causa di contatti stretti con un positivo al covid-19”. Ci racconta il giovane F.F.

Dopo varie segnalazioni, l’Asp di Enna si rifiutava di eseguire il tampone per via della provincia-residenza diversa da dove mi trovavo, dopo una serie di chiamate il 23 agosto riesco a farmi fare il tampone, il 25 agosto l’esito è negativo. Il 26 agosto ripeto il secondo tampone è il 27 agosto questa volta l’esito è positivo. Stupito da questo risultato per motivi personali mi sono trasferito a Nicosia. Il 31 agosto, per scrupolo personale, eseguo un tampone rapido, con risultato negativo. Tutto ciò ha provocato in me forti stati d’ansia e attacchi di panico. Passati nove giorni dall’esito positivo sono stato costretto a chiamare l’Asp di Enna poiché non mi era arrivato nulla e soprattutto per sapere se fossi stato segnalato come soggetto positivo. In quel momento mi viene riferito di non essere stato segnalato. Dopo aver spiegato la mia situazione vengo richiamato e l’indomani vengo sottoposto ad un altro tampone. Il giorno seguente arriva l’esito con risultato negativo”. Prosegue nel suo incredibile racconto F.F..

Una volta arrivato l’esito negativo aspetto la delibera di fine quarantena, non ricevendola riprovo più volte (circa una sessantina) e infine quando stavo per lasciar perdere mi rispondono dicendo quale fosse il problema e che prima o poi la delibera sarebbe arrivata. Nei giorni seguenti, non convinto di tutta questa situazione e soprattutto per avere la certezza di aver avuto il covid-19 faccio un prelievo di sangue specifico e d il 13 settembre l’esame rileva che non ho mai avuto positività al virus!”. La triste vicenda di F.F. si conclude con diversi interrogativi.

Ora mi chiedo il perché io soggetto negativo sono risultato falsamente positivo? Perché inutilmente sono stato obbligato a rimanere isolato a casa, lontano dalla mia famiglia senza motivo? Non riesco a darmi una spiegazione a tutto ciò, o forse la spiegazione è chiara. Aggiungo solo che si sta giocando troppo con la salute psicologica delle persone e non solo, credo che in questa situazione si siano trovati in tanti altri, magari padri o madri di famiglia costretti a perdere giornate di lavoro e stare lontano dai propri figli. Sono solo un ventenne che ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia ma spero che possa essere d’aiuto ad altri e a scoprire in fondo la verità”.

Siamo pronti a capire scientificamente cosa sia successo e quali possono essere le cause che portano ad un’analisi il cui esito da falso positivo ingenera una serie di conseguenze che ben conosciamo. Alla fine F.F. non ha contratto il covid-19, ma se non fosse andato avanti con altre analisi ed avesse abbassato la guardia pensando di aver contratto il covid-19, magari poteva ammalarsi sul serio ed anche in modo grave.

 


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