Crisi idrica: la Cabina di regia non stacca i comuni di Caltanissetta e San Cataldo, per protesta i cittadini occuperanno il potabilizzatore dell’Ancipa

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Sabato 30 novembre alle 9.30 verrà occupato dai cittadini l’impianto di potabilizzazione dell’acqua, gestito da Siciliacque, in contrada Calamaro, a valle della diga Ancipa, in segno di protesta della decisione della cabina di Regia di ripristinare la connessione della condotta con i comuni di Caltanissetta e San Cataldo.

L’ha deciso l’affollata assemblea cittadina che si è svolta al CineTeatro Andrea Camilleri dove si è conclusa mezz’ora. Era stata convocata dall’amministrazione comunale per informare i cittadini sugli sviluppi dell’emergenza idrica e sull’esito dell’incontro- scontro   che i sindaci dei cinque comuni Ancipa-dipendenti e il deputato regionale Fabio Venezia hanno avuto a Palermo con il dirigente regionale della Protezione civile, Salvatore Cocina.

La manifestazione di protesta di Palermo era stata provocata dal mancato rispetto della decisone assunta in Cabina di Regia di riservare, dal 15 novembre, ai comuni di Cerami, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Sperlinga e Troina quelle poche risorse idriche che ancora rimangono nell’invaso dell’Ancipa. Dopo la manifestazione di protesta di mercoledì, si è deciso il distacco dal potabilizzatore della condotta che porta l’acqua a Caltanissetta e San Cataldo. Decisione che è stata rimessa in discussione dalla Cabina di Regia, nella riunione on line convocata per il pomeriggio di ieri.

L’assemblea cittadina al CineTeatro, che avrebbe dovuto iniziare alle 18.00, è iniziata con mezz’ora di ritardo perché il sindaco Alfio Giachino era impegnato nella riunione della Cabina di Regia. Nell’attesa che arrivasse Giachino, l’assessore Salvatore Leanza e il deputato regionale, Fabio Venezia, che è pure assessore della giunta Giachino, hanno riferito quello che era successo nella manifestazione di Palermo, alla Protezione civile. Venezia ha avuto parole forti per giudicare la gestione del servizio idrico in Sicilia: “non è una gestione fallimentare, è una gestione criminale”.

Parole che fanno pensare ad iniziative volte a sottoporre all’attenzione della magistratura la gestione dell’emergenza idrica. Mentre era in corso l’assemblea, è giunto il sindaco Giachino visibilmente contrariato per la piega che aveva preso la riunione della Cabina di Regia orientata a rispristinare l’allaccio dell’acquedotto Ancipa Basso al potabilizzatore di contrada Calamaro, nelle campagne di Troina. Quando ha visto la malaparata, Giachino ha abbandonato la riunione per protesta. Ha raccontato quello che aveva sentito in Cabina di Regia e ha lanciato l’appello ai cittadini a mobilitarsi occupando domani il potabilizzatore. Proposta accolta con caloroso applauso dall’assemblea. Non sarà una occupazione simbolica. L’obiettivo è di staccare l’acquedotto Ancipa Basso dal potabilizzatore che porta l’acqua nel nisseno.

Silvano Privitera 


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