Crolla il numero degli studenti: come arginare il problema?

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Da vari anni si registra un calo del numero degli studenti. Secondo le previsioni, presto il numero degli iscritti – ad oggi 7,4 milioni – scenderà sotto i 7 milioni. Solo dal 2021 ad oggi, in Italia è stato registrato un calo di 300mila studenti. Tra le cause preponderanti, le più incisive sono l’abbandono scolastico e il calo demografico. Alcune soluzioni proposte sono già in atto, come le opzioni telematiche e gli incentivi alla natalità.

1 studente su 5 abbandona gli studi: l’alternativa online

Una delle principali cause è l’abbandono scolastico. La dispersione scolastica, a oggi, riguarda il 20% degli studenti (ossia 1 su 5) e questo dato dipende in preponderanza dallo status socioeconomico.

Si tratta di una dispersione scolastica trasversale, ma che penalizza in particolare il percorso universitario a causa di condizioni socioeconomiche disagiate, per cui i sussidi messi in campo non bastano, e scarse agevolazioni per gli studenti fuori sede, che si trovano a dover affrontare affitti alle stelle che gravano sulle famiglie d’origine, soprattutto nelle grandi città.

Negli ultimi due anni, la pandemia ha spinto il mondo dell’apprendimento all’adozione di un sistema di didattica a distanza anche a livello universitario, che si è rivelato una soluzione capace di andare incontro alle esigenze di studenti e famiglie.

La formazione a distanza, da sempre il vantaggio competitivo degli atenei online, diffusi da tempo, è stato finalmente riconosciuto: i benefici dello studio da remoto, grazie alle nuove realtà che si sono generate, sono una panacea non solo economica ma anche ambientale, se si considera la riduzione di faticosi spostamenti giornalieri. Di conseguenza, rappresentano un’alternativa praticabile per chi non ha una situazione economica tale da permettere spese relative al pendolarismo o a un trasferimento.

Frequentare una facoltà universitaria online permette di ottenere una formazione che nulla ha da invidiare alle lezioni frontali rimesse recentemente in atto dagli atenei fisici tradizionali. Esistono alcuni portali specifici grazie ai quali è possibile informarsi al meglio e scegliere l’università telematica più indicata per i propri obiettivi: un esempio è il sito AteneiOnline, che raccoglie tutti i dettagli utili per chi desidera iscriversi.

Calo demografico: più aspettative di vita ma meno natalità

Un’altra causa che sta alla base del calo del numero degli studenti è il tasso di natalità in decrescita. Che la società italiana sia anziana non è una novità, e il calo demografico patologico che da decenni investe il nostro paese ha due principali ragioni: la bassissima natalità e l’invecchiamento della popolazione, contestuale a un’alta aspettativa di vita, che ci colloca secondi solo alla Spagna, con una speranza di vita alla nascita di oltre 84 anni.

Per cercare di invertire una rotta che da anni caratterizza il nostro paese, le politiche di Welfare continuano a promuovere una serie di agevolazioni e tutele crescenti per quelle famiglie che trovano nella propria situazione economica un freno alla natalità, sia sul fronte dell’incentivazione alla natalità e sia verso un sostegno in itinere del bambino, come il Bonus Natalità.

 


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