Deliberato dall’Asp di Enna il piano per le liste di attesa

Asp Enna sede centrale
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La direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna ha deliberato il Piano Attuativo Aziendale per il governo delle liste di attesa 2024-2026, adempimento richiesto anche dal contratto di nomina del direttore generale, dott. Mario Zappia.

Il Piano parte dall’analisi del contesto sociosanitario provinciale che evidenzia in modo particolare alcuni aspetti quale l’alta percentuale di anziani, la vastità del territorio prevalentemente montuoso e con vie di comunicazione impervie, bassa natalità e bassa capacità reddituale, presenza di patologie endemiche, come il gozzo endemico, la ripresa dell’emigrazione dei soggetti nelle fasce centrali della popolazione come trend ormai stabilizzato negli anni. Si descrive in seguito la mappa dei servizi sanitari e delle strutture esistenti nei quattro Distretti Sanitari dell’ASP di Enna, e si fornisce il numero delle prestazioni erogate nelle branche specialistiche offerte.

Sono indicati i criteri per il governo delle liste di attesa partendo dall’analisi e dalla verifica dell’appropriatezza prescrittiva con l’indicazione delle classi di priorità: U (Urgente), entro 72 ore, B (Breve) prestazione entro 10 giorni, D (Differibile), entro 60 giorni, P (Programmabile), entro 120 giorni.
Altri criteri di verifica riguardano la presenza della diagnosi, o del quesito diagnostico, e l’indicazione se trattasi di primo accesso o di accesso successivo.

Rilevante e strategica è, pertanto, l’attività di monitoraggio delle prestazioni e delle prescrizioni. I dati riferiti all’anno 2023 indicano che le prestazioni maggiormente erogate riguardano l’oculistica, l’ortopedia e la cardiologia; per gli esami diagnostici, l’ecocolordoppler tronchi sovraortici, ecografie, elettrocardiogrammi, mammografie, esame audiometrico tonale raggiungono i volumi più alti. Le prestazioni eccedenti, più di tutte, i tempi prescritti sono la cardiologia, la diagnostica per immagini, l’endoscopia digestiva, l’endocrinologia, angiologia, diabetologia e poi a seguire le altre.

Tra le numerose azioni correttive indicate, da monitorare periodicamente, ci sono il potenziamento del numero delle visite ambulatoriali e delle prestazioni strumentali ritenute prioritarie se gravate da lunghi tempi di attesa, la definizione dei percorsi di tutela per il cittadino, il potenziamento del CUP, il potenziamento del numero degli esami diagnostici offerti attraverso la valutazione di un diverso orario di servizio per aperture serali e nel fine settimana, l’arruolamento di altri specialisti e l’acquisizione di prestazioni aggiuntive presso i centri convenzionati.


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