“Con l’approvazione del mio ordine del giorno al Decreto Infrastrutture, il governo si impegna finalmente ad acquistare una nave dissalatore da destinare alla Sicilia. Si tratta si un primo passo importante, ma che arriva tardi e dopo scelte inefficaci che hanno lasciato la mia terra, ancora una volta, in balìa di un’emergenza idrica senza precedenti.” E’ quanto dichiara la deputata Pd Stefania Mariano, sul suo ordine del giorno al Decreto Infrastrutture, approvato giovedì 10 luglio, dall’aula di Montecitorio.
“Il governo ha scelto fino d ora una linea miope, bocciando pochi mesi fa un emendamento che proponeva esattamente la stessa misura: la nave dissalatote. Oggi è costretto a inseguire una crisi che non è più emergenza, ma quotidianità. I tre dissalatori mobili previsti dalla Regione Siciliana – a Porto Empedocle, Gela e Trapani – si sono rivelati insufficienti, come già denunciato da esperti e stampa specializzata. In molte zone dell’isola l’acqua manca per giorni, e le isole minori restano completamente isolate dal punto di vista idrico. L’ordine del giorno approvato oggi vuole cambiare passo: basta soluzioni tampone e rincorse all’estate. È il momento di guardare al futuro con coraggio e razionalità. Le navi dissalatori sono già una realtà in paesi come la Spagna: si tratta di unità autosufficienti, versatili e sostenibili, capaci di garantire acqua potabile in modo continuativo anche alle aree più isolate. Non è solo una scelta di buon senso economico, ma di giustizia sociale: il diritto all’acqua è un diritto umano, e lo Stato deve garantirlo a ogni cittadino, ovunque viva. Vigilerò sull’attuazione dell’impegno assunto oggi dall’esecutivo e continuerò a battermi affinché alla Sicilia sia restituito ciò che le spetta: rispetto, attenzione e infrastrutture adeguate.” Conclude l’on. Stefania Marino.
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