
Nei collegi uninominali, l’intesa si declinerà con un rapporto di 80 a 20. Un accordo, ha detto Letta, “completamente compatibile” con quello fatto dal Pd con Azione e +Europa.
“Noi, come Verdi, sentiamo la grande responsabilità che c’è su di noi, rispetto a una destra estrema che ha dato già le prime indicazioni di voler cambiare la Costituazione, a partire dal presidenzialismo – ha sottolineato Bonelli -. Per la prima volta potremmo avere al governo una destra estrema, questa è una questione che ci si impone un grande senso di responsabilità. La tenuta e la difesa della democrazia viene prima di tutto, anche delle battaglie contro il cambiamento climatico. Regalare seggi a questa destra estrema non sarebbe eticamente accettabile, quindi costruire un fronte democratico e ampio è una questione dirimente”. Secondo Bonelli “per noi si apre una fase nuova, dobbiamo unire le nostre energie per battere la destra nel Paese”.
“Il nostro non è un accordo per un programma di governo”, ha evidenziato Fratoianni. “Noi – ha aggiunto – abbiamo dichiarato che i nostri partiti e forze si presentano con programmi reciprocamente autonomi, abbiamo indicato alcune priorità, la difesa della costituzione e la volontà di batterci nei collegi uninominali contro la destra”.
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(ITALPRESS).
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