Ormai da quasi un anno il mercato dell’energia elettrica in Italia è entrato in una nuova fase, segnata dalla piena liberalizzazione per i clienti non vulnerabili, dalla riforma delle bollette e da un rafforzamento delle tutele per le fasce più deboli. Si tratta di un cambiamento che coinvolge milioni di famiglie e imprese, chiamate a confrontarsi con una molteplicità di offerte, strumenti digitali e nuovi obblighi informativi.
L’obiettivo delle istituzioni è duplice: da un lato favorire la concorrenza tra fornitori per migliorare i servizi e contenere i costi; dall’altro, accompagnare i consumatori verso scelte più consapevoli, tutelandoli in una fase di transizione complessa e spesso poco chiara.
Dal lato del consumo, per tenere sotto controllo i prezzi, le persone hanno imparato a “comparare” i prezzi e a cambiare operatore quando la bolletta inizia a diventare più pesante. Come? Basta consultare la sezione di Facile.it dedicata alle offerte energia elettrica del momento e confrontare i servizi e i costi.
Ma quali sono le novità di questo 2025 per quanto riguarda il settore energia? Quali sono le nuove informazioni che è bene siano approfondite dai consumatori? Vediamole insieme.
Un nuovo volto per la bolletta della luce
Dal 1° luglio 2025 sarà obbligatorio per tutti i fornitori di energia elettrica adottare il nuovo formato della bolletta, introdotto da ARERA dopo un lungo confronto con associazioni dei consumatori, aziende e operatori del settore.
La nuova bolletta prevede un frontespizio standard, uno “scontrino dell’energia” che evidenzia prezzo e consumi, un “box offerta” per verificare le condizioni contrattuali applicate e un riepilogo dei dati tecnici e storici.
L’obiettivo è quello di semplificare la lettura della bolletta, rendendo più immediata la comprensione dei costi effettivi e delle variazioni rispetto alle offerte sottoscritte. La bolletta sarà inoltre disponibile anche in formato digitale standard, accessibile via QR code o URL dedicato.
Tariffe in aumento nel mercato libero
Per chi ha già abbandonato il mercato tutelato, le tariffe dell’energia elettrica hanno registrato degli incrementi. Secondo quanto riportato da diverse analisi condotte nei primi mesi del 2025, molte famiglie si sono ritrovate a pagare in media il 20% in più rispetto al periodo precedente, a causa dalla difficoltà a trovare offerte vantaggiose, clausole variabili e scarsa trasparenza informativa.
La causa principale non è un’impennata dei costi della materia prima, ma piuttosto la dinamica del mercato libero, dove le condizioni contrattuali possono variare notevolmente da un operatore all’altro.
Ci riferiamo alla presenza di penali poco chiare o modifiche unilaterali delle condizioni, motivo per cui ARERA ha avviato un rafforzamento delle norme sulla trasparenza delle offerte.
Clienti vulnerabili: proroga della tutela fino al 2027
Per i clienti vulnerabili, cioè anziani over 75, persone con disabilità o con basso reddito, il passaggio obbligatorio al mercato libero è stato rinviato al 31 marzo 2027. Fino ad allora, continueranno a beneficiare del regime di maggior tutela, con prezzi regolati e monitorati dall’Autorità.
In parallelo, il Decreto Bollette 2025 ha introdotto un bonus straordinario da 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Questo contributo, cumulabile con il bonus sociale elettrico, sarà accreditato automaticamente in bolletta per chi ha già presentato una DSU aggiornata.
Consumi in calo, ma attenzione alle offerte
Nonostante l’inverno mite e l’uso più attento degli elettrodomestici, l’importo delle bollette non è sceso in proporzione. Il motivo è che molte offerte nel mercato libero prevedono una quota fissa mensile elevata, indipendente dai consumi reali, che può vanificare i benefici di un uso più efficiente dell’energia.
Secondo i dati ARERA, nel 2024, il 77,9% dei clienti domestici aveva già scelto un fornitore nel mercato libero, spinti dalla promessa di risparmio e da promozioni commerciali.
Ciò nonostante, una buona parte degli utenti si dichiara insoddisfatta: il 63% degli italiani, secondo un’indagine pubblicata a maggio 2025, ritiene di non ricevere un servizio adeguato dal proprio fornitore di luce o gas.
Per questo motivo, il Decreto Bollette ha dato mandato ad ARERA di stabilire, entro 60 giorni, regole più rigide sulla confrontabilità delle offerte, imponendo moduli standard, meno voci accessorie e l’obbligo di fornire il prezzo effettivo per kWh, comprensivo di tutte le componenti.
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