Enna, il sindaco Maurizio Dipietro: “Continueremo a lavorare come abbiamo fatto sinora”

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Il sindaco Maurizio Dipietro, in merito ai recenti sviluppi della politica cittadina, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Prendo atto con immenso piacere che il lavoro che abbiamo svolto in questi anni ha cementato il gruppo originario ed attratto nuove adesioni e posso garantire che il progetto civico che abbiamo realizzato andrà avanti e porterà ancora benefici alla nostra collettività e confesso che poche cose mi hanno commosso in questa mia esperienza amministrativa quanto i tanti concittadini che in questi giorni mi hanno chiesto di ricandidarmi. Voglio, quindi, precisare cosa abbiamo inteso noi per civismo. Abbiamo ritenuto che il civismo non fosse relegabile all’orgogliosa rivendicazione di non avere alcuna formazione culturale o ideologia politica ma che consista, piuttosto, nell’anteporre gli interessi della collettività agli interessi di partiti, gruppi o associazioni varie, garantendo che le decisioni sulla vita cittadina siano di pertinenza degli eletti dal popolo, escludendo intermediazioni di padroni e di padrini che tanti danni hanno prodotto in passato. Ecco il civismo che ci ha ispirati, che abbiamo realizzato e del quale continuerò ad essere garante come qualche alleato mi ha giustamente chiesto di fare. Se sarò ancora al timone della nave non ci saranno liste di partiti né invasioni di alcun tipo sulle autodeterminazioni della classe dirigente municipale. Poi esistono le ambizioni civiche, ma quello è un altro discorso che il tempo, notoriamente galantuomo, svelerà. Se ci sarà un secondo tempo di questa straordinaria avventura di rinascita della nostra collettività, sarà caratterizzato dalla necessità di portare a compimento il lavoro che stiamo svolgendo, anche per evitare che ritorni il passato buio degli anni scorsi (cito tra i tanti esempi di cattiva amministrazione, la vicenda dei rifiuti con il suo carico di inefficienze, negazioni di diritti dei lavoratori e debiti di centinaia di milioni di euro lasciati sul groppone della collettività) o il futuro velleitario di taluni avventurieri che hanno dimostrato, negli scenari in cui sono stati messi alla prova, quanto sono incapaci. Completeremo gli investimenti che abbiamo ottenuto (su tutti Agenda Urbana con i suoi 17 milioni di euro) attraendone altri, ringiovaniremo la macchina comunale, assumendo nuovo personale e stabilizzando chi aspetta da troppo tempo, continueremo nel rilancio del turismo, attraverso gli investimenti culturali e sui beni monumentali (quanti pensavano che l’estate del 2019 avrebbe rivisto il concorso internazionale F.P. Neglia riaprire trionfalmente i battenti ed il teatro più vicino alle stelle tornare ad ospitare spettacoli musicali di respiro nazionale?). E poi decoro cittadino, manutenzioni attente, solidarietà ai più deboli, partecipazione diffusa (i comitati di quartiere sono una risorsa che merita sostegno e ringraziamenti sentiti), ammodernamenti e nuove costruzioni di impianti sportivi e tanti altri temi di cui discuteremo con la cittadinanza in una grande festa dell’amministrazione che stiamo organizzando per il mese di settembre. Temo, tuttavia, che da parte dell’opposizione ci sia da attendersi la riproposizione dello stesso copione recitato sin dall’inizio del mandato. Dalle bocciature dei bilanci alla mozione di sfiducia hanno tentato in tutti i modi di fermare la nostra stagione di cambiamento. Il fallimento li ha incattiviti: lo si coglie dai toni con cui partecipano al dibattito pubblico. Se leggessero Neruda saprebbero che si possono tagliare tutti i fiori ma non si può fermare la primavera. Da parte della mia amministrazione e dei consiglieri comunali che ci sostengono non aspettatevi nulla di nuovo: continueremo a lavorare come abbiamo fatto sinora, nell’esclusivo interesse della collettività cercando di non farci trascinare nelle polemiche sterili, davvero stucchevoli quelle degli ultimi giorni, fedeli al motto di San Bernardo: “vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa per volta”.

 


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