Enna, l’Ong Luciano Lama riprende l’attività di accoglienza di bambini bosniaci

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La notizia che tutti attendevano da tempo. Da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata revocata la sospensione dello svolgimento dei programmi solidaristici di accoglienza di minori stranieri. Il che significa per l’Associazione Luciano Lama Ong riprende l’attività delle accoglienze di bambini bosniaci sin da questa estate con l’organizzazione della 55^ Accoglienza.

Michele Sabatino presidente Ong Luciano Lama

L’ultima organizzata è stata quella del periodo natalizio del 2019. Adesso non rimane altro che attendere tutte le varie fasi informative di carattere burocratico. Ma sta di fatto che tante famiglie potranno iniziare ad organizzarsi per rivedere o accogliere per la prima volta bambini provenienti dello stato balcanico della ex Jugoslavia.

Ad ogni modo l’attività dell’Associazione Luciano Lama continua a 360 gradi passando dagli aiuti umanitari verso la popolazione ucraina e l’organizzazione di eventuali accoglienze di donne e bambini di quello stato sul nostro territorio in collaborazione con il Gruppo Volontariato e Solidarietà, alla distribuzione di generi di prima necessità a famiglie indigenti della città di Enna, a seguire i vari progetti che si stanno portando avanti nello stato africano del Sahrawi, e tanti altri ancora che potrebbero essere avviati a breve sia all’estero che sul nostro territorio.

Tutta l’associazione esprime grande felicità e soddisfazione in particolare per le famiglie che così potranno rivedere i giovani ed i ragazzi che per lungo tempo non hanno avuto la possibilità di poterlo fare – commenta il presidente dell’associazione Luciano Lama Ong Michele Sabatino – siamo già in una fase organizzativa abbastanza avanzata e ci auguriamo di poterli rivedere a fine giugno e vedere anche il sorriso delle famiglie ospitanti. Per noi è sicuramente un momento importante senza però perdere di vista che l’associazione sta lavorando veramente a 360 gradi perché siamo in attesa delle famiglie ucraine e tanti altri progetti sui temi dell’immigrazione, solidarietà ma anche del bisogno”.

 


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