Enna, nulla si sa sugli sviluppi del fermo lavori dell’ex casa del mietitore di Sant’Anna

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Nessuna nuova al riguardo della Casa del Mietitore di Sant’Anna. È trascorso un anno da quando il Comune ha sospeso i lavori di demolizione dell’edificio per accertamenti e approfondimenti sulla messa in sicurezza dell’immobile da parte dell’Università Kore. A denunciare l’abuso il senatore 5stelle Fabrizio Trentacoste che, oltre al fatto delle presunte mancate autorizzazioni relative alla demolizione e ricostruzione dell’area, pose l’interrogativo sulla valenza storica dell’edificio realizzato durante il ventennio fascista per ospitare i mietitori in una struttura progettata ad hoc, poi adattata a chiesa parrocchiale di Sant’Anna. Nella lettera-denuncia risulta che lo stesso senatore abbia sollecitato la Soprintendenza di Enna a dare un parere risolutivo alla vicenda. Risulta inoltre che la stessa Soprintendenza, con propria nota del 22 novembre dello scorso anno, abbia chiesto alla Kore e al Comune di fornire informazioni sull’epoca di realizzazione dell’edificio in questione. Alle predette richieste nulla si sa di ufficiale. Il dato di fatto è che il cantiere è fermo da un anno; sono state eseguite delle demolizioni parziali e il tetto dell’immobile sembra essere stato divelto; i ponteggi e le recinsioni sono sempre lì e i teli di protezione svolazzano al vento. Il cittadino comune si chiede quanto durerà il fermo lavori e che sviluppi avrà tutta la vicenda?

Un po’ di storia… .

La “Casa di accoglienza” dei braccianti stagionali addetti alla raccolta delle messi, i cosiddetti “mititura”, fu inaugurata nella seconda metà degli anni ’30, circa ottant’anni fa, nei pressi dei “Quattru sciatuna” al quadrivio Sant’Anna. Il Comune ottenne, mentre era podestà l’avvocato Giuseppe Lapis, il finanziamento con gli auspici della Regia Prefettura retta da S.E. il prefetto, conte Alfonso Gaetani, per costruire l’edificio chiamato “Casa del mietitore” che servì a tale scopo per uno, due lustri. Negli anni ’60, dopo un lungo periodo d’abbandono, l’immobile fu adattato a chiesa Parrocchiale del nascente quartiere residenziale a valle della città, ora Enna Bassa, sino alla realizzazione della nuova chiesa, avvenuta nella seconda metà dell’anno duemila.

Salvatore Presti

 


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