Ennesima occasione persa dai Comuni ennesi per combattere il dissesto del territorio. ANCE Enna: “E’ incredibile per non dire allucinante”

Condividi l'articolo su:

Risale al 25 febbraio la notizia dell’approvazione dei progetti presentati dai Comuni a valere sulle risorse messe a disposizione dalla legge di bilancio 2019.

Purtroppo ancora una volta dobbiamo registrare l’assenza di progetti da parte dei Comuni dell’ennese. E’ incredibile per non dire allucinante. Ben 1 miliardo e 900 milioni di progetti e nessuno dei Comuni della provincia di Enna, ci sono progetti in tutte le province siciliane, tranne la nostra, dimenticata da noi stessi, dai nostri amministratori e soprattutto da una tecno-burocrazia comunale assolutamente inerte davanti alle esigenze“.

Così amaramente commenta la presidente ennese dei costruttori dell’ANCE – Sabrina Burgarello: “Solo 4 Comuni ci hanno provato, senza particolare impegno a quanto pare dato che non hanno avuto nemmeno l’accortezza di presentare progetti definitivi o addirittura i rendiconti economici, degli altri 16 Comuni nessun segnale di vita. Questo è il vero motivo del ritardo e delle pessime condizioni di vivibilità delle nostre aree, dei nostri Comuni. L’assenza di progettualità pubblica. L’assenza di interesse nella ricerca di finanziamenti, e pensare che in questo caso si potevano far finanziare interventi per combattere il dissesto idrogeologico delle infrastrutture e degli edifici.”

Il Decreto del Ministero dell’Interno e del MES è di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’elenco dei comuni beneficiari è messo nero su bianco da uno degli allegati al decreto di ripartizione delle risorse .

Gli interventi ammessi al finanziamento (oltre 8.000 sui 9.000 progetti presentati) grazie agli effetti del decreto Rilancio che ha consentito di anticipare gli stanziamenti inizialmente diluiti fino al 2034 potranno contare anche su risorse aggiuntive (450 milioni che saranno disponibili per l’annualità 2021. La prima tornata di aiuti statali è interamente dedicata al dissesto idrogeologico. Con i prossimi contributi l’ambito si allargherà alla messa in sicurezza di strade ed edifici pubblici, scuole in primis.

 


Condividi l'articolo su: