Estetiste CNA Enna: “Chiusura ingiusta. Così si favoriscono gli abusivi”

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Incomprensibile e ingiusta. – Così la portavoce delle estetiste CNA, Paola Panvini commenta la chiusura delle estetiste prevista dalla zona rossa istituita in Sicilia – Fin da quando il settore è stato inserito tra quelli da chiudere abbiamo sottolineato la gravita del provvedimento.”

Non ci risultano particolari casi di contagio nelle nostre imprese, e quindi non capiamo perchè siamo messi tra quelli che rappresentano un rischio per il paese. Siamo invece imprese abituate alle norme di igiene e sicurezza, imprese che da subito hanno recepito le ulteriori misure anti contagio.” – continua la dirigente CNA – “Pensiamo che invece, queste chiusure favoriranno gli abusivi, cha approfitteranno dei clienti con trattamenti in corso e dei clienti che comunque continuando le loro attività, poiché non tutti sono chiusi, avranno necessità di trattamenti estetici.”

Per questo a partire da oggi lanceremo una campagna di sensibilizzazione “Apriamo alle imprese, chiudiamo agli abusivi”. Speriamo che questa campagna nei confronti dell’opinione pubblica possa aiutare le imprese e possa far cambiare idea al Governo. – In conclusione dice la Portavoce delle estetiste CNA Paola Panvivni.- Sappiamo che sono previsti dei ristori. Ma noi vogliamo rimanere aperte e guadagnarci la nostra sopravvivenza, nonostante sappiamo che la zona rossa inevitabilmente rappresenta un calo di fatturato dovute ad atteggiamenti più prudenti dei nostri clienti. Però è importante dare continuità di trattamento ai nostri clienti.

Sul tema interviene anche il presidente provinciale di CNA, Filippo Scivoli. “La scelta delle imprese che devono rimanere chiuse è una scelta dolorosa e che rischia di azzoppare settori interi della nostra economia. In alcuni casi sarebbe bene ascoltare le ragioni di buon senso delle imprese soprattutto difronte all’evidente fatto che si vieta un trattamento svolto nel modo più sicuro possibile rischiando di farlo svolgere da abusivi mettendo a rischio la sicurezza delle persone.”

 


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