Ex Tribunale di Nicosia, l’amministrazione comunale presenta la proposta di riapertura all’Unione dei Comuni Area Interna di Troina

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L’amministrazione comunale di Nicosia ha formalmente inviato una bozza di delibera al presidente dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna Troina, Alfio Giachino e al presidente del consiglio dell’Unione, Salvatore Buscemi, sollecitando la convocazione di un consiglio dell’Unione da tenersi a Nicosia.

Il documento, condiviso dal presidente del consiglio comunale Sigismundo Li Volsi e dall’intero consiglio nicosiano, compresi i rappresentanti nicosiani dell’Unione Pino Bonelli, Aurora Catalano e Luciana Spedale, chiede il ripristino del Tribunale di Nicosia. La richiesta si inserisce nel più ampio dibattito sulla riforma della geografia giudiziaria, evidenziando come la chiusura del tribunale abbia avuto gravi ripercussioni sul territorio, sia in termini di accesso alla giustizia che di tenuta del tessuto sociale ed economico.

La delibera richiama l’attenzione sul fallimento della riforma del 2013, che ha portato alla soppressione di 30 tribunali e 220 sezioni distaccate, con un peggioramento dell’efficienza della giustizia e un aumento dei costi per cittadini e istituzioni. Viene inoltre sottolineato il ruolo cruciale della giustizia di prossimità nelle aree interne, citando studi della Ca’ Foscari di Venezia, della Banca d’Italia e dell’Università Parthenope di Napoli, nonché le linee guida della Commissione Europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ).

La proposta di delibera per l’Unione dei Comuni prevede due possibili soluzioni: la riapertura del Tribunale di Nicosia o l’istituzione di un nuovo “Tribunale delle Aree Interne dei Nebrodi” con una Casa Circondariale, che possa garantire un presidio di legalità per i territori di Nicosia e Mistretta.

Il documento se approvato verrà poi trasmesso al ministro della Giustizia Carlo Nordio al sottosegretario Andrea Delmastro, ai presidenti di Camera e Senato e ai presidenti delle Commissioni Giustizia, con la richiesta che il ripristino del tribunale venga incluso nel nuovo disegno di legge in materia. L’auspicio è che il Parlamento accolga questa istanza, riconoscendo la centralità della giustizia di prossimità per le comunità locali e la necessità di garantire pari accesso ai servizi essenziali anche nelle aree più svantaggiate.



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