Floristella-Grottacalda, Giarrizzo (M5S): “Ente Parco paralizzato, la Regione nomini terzo e ultimo componente del cda”

Condividi l'articolo su:

Una paralisi inspiegabile quella che sta vivendo l’ente Parco Floristella Grottacalda. Infatti, dopo la nomina dello scorso febbraio del nuovo Presidente dell’Ente, l’avvocato Piero Patti, e la designazione del referente dell’assemblea dei quattro Comuni ricadenti nell’area, manca ancora la nomina del terzo ed ultimo componente del Consiglio, quella di pertinenza dell’Assessorato regionale ai Beni culturali”. La segnalazione arriva dal Vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, il deputato M5S Andrea Giarrizzo che per sollecitare tale nomina ha già inviato una nota formale rivolta al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’assessore Alberto Samonà, “al fine di consentire al Presidente e a tutti gli organi dell’Ente – spiega Giarrizzo – di adottare le attività a favore del rilancio del Parco. Peraltro, il completamento della struttura del Consiglio dell’Ente riveste un’importanza fondamentale in quanto, secondo l’articolo 8 dello Statuto, lo stesso Cda procede anche alla nomina del Direttore del Parco, figura che tra i vari compiti assegnati ha anche quello di organizzare l’attività amministrativa”.

Nei mesi scorsi, – continua il parlamentare – avevo inviato numerose note ufficiali al presidente della Regione e allo stesso assessore ai Beni Culturali per sollecitare la nomina del Presidente del Parco, anche a seguito degli spiacevoli atti vandalici che hanno colpito l’interno di Palazzo Pennisi, quando ignoti hanno appiccato il fuoco a diverse strutture”.

Oltre la nomina del terzo componente del Cda, – va avanti Giarrizzo – sarebbe auspicabile anche procedere in tempi utili alla conclusione della procedura di finanziamento del progetto di restauro e musealizzazione del Palazzo Pennisi per la nascita del Museo Regionale dello Zolfo, come da progetto della Soprintendenza di Enna; difatti, in mancanza di questo secondo intervento verrebbero vanificati gli effetti del primo intervento, già effettuato, di consolidamento strutturale del Palazzo Pennisi”.

Voglio ribadire l’enorme valore che questo sito rappresenta, si tratta infatti di uno straordinario esempio e unico nel suo genere di archeologia industriale, nell’ambito del patrimonio minerario dismesso che la Regione Siciliana possiede e che unisce bellezze naturali e paesaggistiche a pregevolezze geologiche e architettoniche, come Palazzo Pennisi. Una volta per tutte, – conclude il deputato alla Camera – il Parco deve essere finalmente valorizzato e rifunzionalizzato anche ai fini turistici. La valorizzazione di tale bene culturale, attraverso un progetto sostenibile sul piano economico e ambientale, rappresenta un’occasione di crescita economica e di sviluppo per l’intero territorio”.

 


Condividi l'articolo su: