Francesco Colianni, candidato alle scorse elezioni per il rinnovo del “Parlamento siciliano”, ha presentato un ricorso volto all’annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti all’A.R.S. nel collegio di Enna.
Ebbene, com’è noto, nel collegio di Enna, sono stati proclamati eletti Sebastiano Fabio Venezia (del P.D. con 12.528 voti di preferenza e 16.479 voti di lista), e Annunziata Luisa Lantieri (della lista Forza Italia con 7.005 voti di preferenza e 12.163 voti di lista).
Sicché, Francesco Colianni, candidato con la lista “Noi con la Sicilia – Popolari Autonomisti”, è risultato essere il primo dei non eletti.
Tuttavia, sempre nel collegio della provincia di Enna, ha preso parte alla competizione elettorale, con la lista di Forza Italia, Francesco Paolo Maria Occhipinti, ottenendo ben 2799 voti di preferenza.
Con il ricorso proposto al T.A.R. Sicilia (sede di Palermo), Francesco Colianni ha sostenuto che l’avv. Occhipinti, all’atto della candidatura e della successiva elezione si trovava in condizione di ineleggibilità, in quanto titolare di altra carica, ovvero la presidenza dell’UREGA, che gli precludeva di essere eletto.
Tale circostanza, sempre secondo la tesi di Francesco Colianni, avrebbe determinato l’alterazione del risultato elettorale e la conquista del seggio da parte della deputata Lantieri, considerato che, i voti ottenuti dall’avv. Occhipinti sono confluiti nella lista Forza Italia, con la quale concorreva Luisa Lantieri.
Per tali ragioni, Francesco Colianni, con il ricorso proposto, ha chiesto l’annullamento del risultato elettorale, determinato dall’Ufficio Circoscrizionale presso il Tribunale di Enna, e che ha visto proclamata l’on. Lantieri, nel frattempo eletta alla vicepresidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Nel giudizio si è, conseguentemente, costituita Luisa Lantieri, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.
Inoltre, al fine di resistere al ricorso proposto di Francesco Colianni, si è costituita l’Assemblea Regionale Siciliana, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato.
In particolare, gli avvocati Rubino e Impiduglia, con la memoria di costituzione, hanno chiesto al T.A.R. Sicilia – Palermo, il rigetto del ricorso proposto, perchè infondato.
Il presidente della prima sezione del T.A.R. Palermo, dal canto suo, ha fissato l’udienza pubblica, per la discussione del ricors, per il prossimo 7 febbraio 2023.
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