Si è messa in moto sui Social la macchina del fango nei confronti del personale del Pronto Soccorso in merito ai furti che qui sono avvenuti.
Siamo stati contattati da medici e personale di comparto, indignati, poiché l’inchiesta interna che avrebbe attivato il direttore sanitario dell’Asp è stata interpretata dai “leoni da tastiera” come un je accuse nei loro confronti.
Il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Enna si compone di bravi e onesti professionisti dal primo all’ultimo medico, da ogni infermiere, ausiliario e operatore socio sanitario. Purtroppo, all’ingresso dell’Unità Operativa manca il servizio di sorveglianza che non può essere assolutamente demandato al personale sanitario e del quale dovrebbero specificatamente occuparsi delle guardie armate, non soltanto per prevenire i furti, che, come sottolineano le nostre fonti potrebbero essere stati commessi anche da pazienti, ma anche per prevenire atti di violenza da parte di facinorosi come avvenuto in passato in altre città.
I furti, fa sapere, il direttore generale, Francesco Iudica, per quanto riguarda l’Azienda Sanitaria Provinciale, non sono stati dalla stessa, ancora denunciati. Derubare un malato è un atto di sciacallaggio e di vigliaccheria e in una società che si definisce “civile” questi fatti non dovrebbero avvenire. Siamo in attesa di sapere se I fatti siano stati denunciati dalle persone offese alle Forze dell’ordine che, sicuramente sapranno individuare i responsabili di tali esecrabili gesti.
Mario Antonio Pagaria
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