La giunta comunale di Gangi, guidata dal sindaco Giuseppe Ferrarello, ha finalmente approvato le perizie di somma urgenza per la realizzazione di due pozzi trivellati, ma con un ritardo che fa discutere: sono trascorsi ben nove mesi dai decreti di finanziamento emessi nell’agosto 2024.
Gli interventi erano stati pensati per fronteggiare l’emergenza siccità che aveva colpito il territorio nel 2024, ma i tempi dilatati hanno sollevato pesanti critiche da parte dell’opposizione consiliare. Secondo i consiglieri di minoranza, in questi lunghi mesi sarebbe stato possibile affidare ed eseguire i lavori seguendo le normali procedure previste dal codice degli appalti, senza ricorrere alle perizie di somma urgenza.
Il gruppo consiliare “Rigenerazioni Gangi” non ha usato mezzi termini nel definire la situazione “una contraddizione e uno scandalo”. La critica si concentra sulla gestione dei tempi e sulle modalità adottate dall’amministrazione comunale per portare avanti un intervento che doveva rispondere a un’emergenza ormai datata.
Particolarmente duro il commento pubblicato sulla pagina social dei Consiglieri di Opposizione: “Questa volta non interrogheremo il Sindaco (sordo ed evasivo ormai in questi casi) ma interpelleremo direttamente le autorità giudiziarie preposte per la verifica dell’iter messo in campo”.
La vicenda solleva interrogativi sulla tempestività dell’azione amministrativa in situazioni di emergenza e sulla corretta applicazione delle procedure di appalto pubblico. L’opposizione ha annunciato l’intenzione di rivolgersi alle autorità competenti per verificare la regolarità dell’iter seguito dall’amministrazione comunale.
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