Gestione Rifiuti in Provincia di Enna. Assoconsumatori: ”Cambiare tutto per non cambiare nulla: nuove società gestione rifiuti, vecchie logiche clientelari”

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Dopo il fallimento dell’ATO determinato da eccessive assunzioni e da una spesa allegra, il sistema non ha cambiato atteggiamento. In alcuni comuni al di là delle assunzioni effettuate sulla base di una legge regionale 9/2010, fra l’altro interpretata e non applicata così come prevede l’ultimo capoverso dell’art. 19 c.7 che sottolinea che le assunzioni debbono essere effettuate a condizione che  l’originario rapporto di lavoro sia avvenuto nel rispetto dell’art.45 della legge 2/2007 e dell’art. 61 legge 6/2009, si sta procedendo a nuove ed ulteriori assunzioni che inevitabilmente vanno a caricare di nuove spese i bilanci che i cittadini dovranno pagare con le prossime bollette; ciò, forse, al fine di creare nuove clientele di una politica becera e poco avveduta.

Mentre vi sono 50 lavoratori che non sono stati assunti, rimanendo in una posizione di “limbo”, poiché pur non percependo alcuna retribuzione, non risultano né licenziati, né sospesi, né in aspettativa, né in ferie; come anche vi sono lavoratori della ex Multiservizi SpA che potrebbero usufruire delle norme della legge regionale 20 del 2016 che all’art. 24 prevede l’assunzione di tale personale, ma i comuni continuano a permettere nuove assunzioni.

Ai cittadini non rimane altro che pagare i costi di una politica incapace di creare nuove opportunità lavorative e che vuole garantire i propri amici con stipendi senza dubbio superiori del 30% rispetto al contratto enti locali. Paradossale è ciò che succede nei  comuni, a Nicosia, come ad Assoro per esempio, dove le società oltre a non mantenere gli impegni assunti al momento dell’aggiudicazione della gara e le prescrizioni del capitolato d’appalto,  fornendo un servizio pessimo, sembrerebbe che  abbiano assunto altro personale, mai stato alle dipendenze dell’ATO Ennaeuno né tanto meno transitato nella SRR, il tutto con il  consenso di amministrazioni che ipotizzavano risparmi  per ogni famiglia, risparmi mai avvenuti, anzi i costi lievitati, inspiegabilmente, di anno in anno.

A Nicosia, a fronte delle 25 unità lavorative previste nel piano ARO, ve ne sono, pare 27 di cui sembrerebbe alcuni in posizione di comando presso le società d’ambito, in palese illegittimità e violazione di legge; altri mai transitati nella SRR ed assunti, dopo le dimissioni da EnnaEuno Spa, con rapporti instaurati ex novo; altri ancora, parrebbe, assunti senza essere mai transitati alla SRR, assunti senza procedure ad evidenza pubblica, forse parenti prossimi di consiglieri di maggioranza ? Del resto uno o dieci in più, poco conta, considerato che in provincia di Enna ne sono già stati assunti ben 429 senza concorso pubblico, numero esorbitante se si tiene conto dei parametri abitanti/lavoratori addetti al servizio rifiuti.

Come si può ben prefigurare è la vecchia logica dell’ATO Enna Euno, ormai fallito, i cui debiti dovranno pur essere saldati.

Risultano prima c’era un mostro chiamato Enna Euno Spa, ora ce ne sono 20, di cui alcuni primeggiano per l’assoluta illegittimità, come avviene a Nicosia, Assoro, ed altri.

Pippo Bruno

 


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