Gestione rifiuti, la Srr senza consiglio d’amministrazione dopo le dimissioni dei sindaci Glorioso e Bevilacqua

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Durante l’assemblea della Srr che si è tenuta a Cozzo Vuturo, i due componenti superstiti del consiglio d’amministrazione della società, i sindaci Antonio Bevilacqua e Armando Glorioso, si sono dimessi.

L’ordine del giorno dell’assemblea proposto in prima istanza dal sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, chiedeva il rinnovo dopo due anni del cda della Srr. Presenti 13 rappresentanti dei Comuni soci della società tra sindaci ed assessori, alcuni fortemente critici verso la gestione della società, come i sindaci di Enna, Leonforte, Nicosia, Sperlinga e Barrafranca.

Il presidente Armando Glorioso ha illustrato il lavoro svolto nei due anni di mandato, indicando successi e punti critici ancora da risolvere. Ricordando come principale attività il transito della provincia di Enna nel nuovo sistema dei rifiuti, la ricollocazione di 350 dipendenti, anche se 53 devono ancora essere ricollocati ed il riavvio della discarica di Cozzo Vuturo. Inoltre la provincia di Enna non è più il fanalino di coda nella raccolta differenziata. Tra i punti critici sottolineati anche l’elenco dei Comuni che ancora non hanno fatto la gara dei sette anni per l’affidamento del servizio e la situazione debitoria della Srr per il mancato pagamento da parte dei comuni delle quote di partecipazione.

La situazione in cui si trova ora la Srr non è certamente tra le più felici, occorre la nomina immediata del nuovo cda e su questo Glorioso è stato molto chiaro: “Da tempo sollecitavamo qualche altro sindaco a fare parte del CdA, ma finora tutti si erano rifiutati, probabilmente per il pesante fardello che chi fa parte del CdA si trova a gestire. Ora sindaci si devono assumere la responsabilità di dare alla Srr un’altra guida e con una certa velocità. Noi ci ritiriamo in buon ordine e con molta umiltà”.

Chiara anche la dichiarazione del sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua: “Il nostro lavoro come CDA della SRR in questi anni è servito a superare le criticità maggiori del superamento del sistema marcio dell’ATO. Bisogna ritornare con la memoria a quando bisognava avviare le assunzioni e far partire i cantieri nei singoli comuni, si litigava su tutto e non si risolveva mai nulla. In questi mesi si sono risolti problemi nella gestione dei rifiuti che sembravano insuperabili e di questo occorre dare merito al presidente del cda che si è fatto carico del carico maggiore di lavoro. Alla fine del nostro lavoro devo, invece, dare atto ad Armando Glorioso di avere svolto questo ruolo come in pochi avrebbero saputo fare”.

 


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