Giubileo della parrocchia di San Cataldo celebrato al duomo di Enna

Giubileo della parrocchia di San Cataldo a Enna 1
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Celebrato al duomo di Enna, il Giubileo della parrocchia San Cataldo. Un notevole numero di parrocchiani, con in testa il parroco, p. Carmelo Salinitro, muovendosi in corteo dalla chiesa di San Michele, è confluito in chiesa madre, cantando e pregando in maniera tale da soddisfare le condizioni per acquisire l’indulgenza plenaria. Va ricordato, infatti, che il vescovo, monsignor Rosato Gisana, ha eretto, in occasione delle feste patronali, quindi dell’Anno Santo, le chiese locali interessate, a chiese giubilari.

Giubileo della parrocchia di San Cataldo a Enna 2

Un’omelia sobria e concreta quella di padre Salinitro che ha spiegato innanzitutto come il Giubileo non sia un evento a sè stante e non sia da assimilare ad una “sagra”, ma rappresenta un momento di condivisione e di conversione caratterizzato dalla consapevolezza e dalla capacità dei fedeli, di privarsi delle cose materiali: “Noi  siamo chiesa – ha detto il parroco- Corpo di Cristo nella libertà”. E per libertà, il sacerdote non si è riferito alla libertà intesa in senso lato, ovvero come libertà da qualcuno o qualcosa che costringe, ma dall’essere raggiunti dall’amore di Dio. È questa, per il sacerdote, la vera libertà.

Giubileo della parrocchia di San Cataldo a Enna 3

“Quando una persona è amata, quindi riscattata dal sangue di Cristo, solo allora può dirsi libera” . Perché ciò avvenga è necessario liberarsi dal proprio io, dai ragionamenti individualistici che portano a non vedere oltre al proprio naso.  E oltre a liberarsi dall’egocentrismo bisogna liberarsi dalle cose materiali. “Con ciò non intendo dire, ha aggiunto , p. Carmelo, che i soldi non servano, purtroppo ci sono famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese”Ed ancora, “Libertà , significa affrancarsi dal giudizio degli altri poiché questo appartiene soltanto a Dio e solo il suo giudizio bisogna temere”. Ovviamente non poteva mancare a conclusione dell’omelia, un pensiero su Maria : “Come non posare il nostro sguardo su colei che è libera che noi veneriamo come Patrona. L’angelo va da Maria e la saluta piena di grazia. Tu , Madre, sei stata amata da Dio. Lei ha paura ma mette, senza esitazione, in discussione la sua vita pur non capendo. Noi spesso non capiamo il perché il Signore ci chieda determinate scelte, ma come Maria, dobbiamo metterci nelle sue mani dicendogli il nostro sì incondizionato” Il Giubileo richiama tutti ad essere cristiani autentici : “non possiamo essere cristiani a metà . Chiediamo a Dio come fare a per obbedire alla sua volontà”.

Mario Antonio Filippo Pio Pagaria 



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