Giuseppe Bottitta presenta “Tutto il mondo è fuori” nella Chiesa di San Silvestro a Troina

Giuseppe Bottitta 1
Condividi l'articolo su:

Venerdì 30 maggio alle ore 19.00, la Chiesa di San Silvestro di Troina ospiterà la presentazione del libro “Tutto il mondo è fuori”, edito da Sikè, che racconta la straordinaria storia di Giuseppe Bottitta, un uomo che ha trasformato la sofferenza in un messaggio di speranza e fede.

Il volume narra il percorso di Giuseppe, che a soli 35 anni si è trovato ad affrontare la SLA – Sclerosi Laterale Amiotrofica – una malattia che lui stesso chiama “La Bastarda”. Oggi, a distanza di dieci anni da quella diagnosi che ha stravolto la sua esistenza, Giuseppe ha scelto di raccontarsi attraverso le pagine di questo libro, lasciando una testimonianza preziosa per i suoi figli e per tutti coloro che si trovano ad affrontare un simile calvario.

Giuseppe Bottitta 2“Le monellerie e i capricci dei miei figli sono la vera ragione per la quale non ho mai smesso di lottare”, scrive Giuseppe Bottitta. “Il loro amore è il motore più potente che mi tiene in vita, più perfetto perfino del mio indispensabile respiratore. È per loro che ho voluto scrivere queste memorie.”

La storia è stata romanzata dalle autrici Sandra La Fico e Concetta Rundo, che hanno saputo intrecciare il racconto personale di Giuseppe con la cultura e le tradizioni di Troina, cittadina di montagna dove la memoria e la fede rappresentano l’essenza della vita. “Giuseppe, con il suo coraggio, la sua forza e la sua fede, ci ha svelato il segreto per vivere la sofferenza come un dono”, spiegano le due scrittrici.

Il libro, che contribuisce alla sensibilizzazione per la lotta alla SLA, porta la prefazione di Fulvia Massimelli, presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Anche l’editore Emilio Barbera ha voluto sottolineare l’impatto emotivo dell’opera: “Questo testo mi ha commosso, e non è comune che ciò accada. Chi legge non si accorge che è un lavoro fatto a quattro mani, ma sente una voce unica che grida forte e chiaro un messaggio di fede, speranza e carità.”

L’incontro di giovedì sera offrirà al pubblico l’opportunità di conoscere personalmente Giuseppe Bottitta insieme alle autrici, in un dialogo che si preannuncia ricco di emozioni e riflessioni sulla forza dell’amore e della fede di fronte alle prove più difficili della vita.

La scelta della Chiesa di San Silvestro come location non è casuale: rappresenta infatti la “pietra d’angolare” di tutto il racconto, simbolo di quella spiritualità che ha guidato Giuseppe nel suo cammino di accettazione e trasformazione del dolore.



Condividi l'articolo su: