Venerdì 30 maggio 2025, l’Auditorium “V. Nisi” dell’Istituto ha ospitato una rappresentazione teatrale di grande impatto emotivo e culturale. “Le affinità invisibili”, questo il titolo dello spettacolo che ha reso omaggio a Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini nel 40° e 50° anniversario della loro scomparsa, ha conquistato il pubblico presente con un’interpretazione originale e coinvolgente delle opere dei due maestri della letteratura italiana.
Un progetto multidisciplinare di grande valore
La regia è stata magistralmente curata dalla professoressa Rita Scinardi, che con questo spettacolo ha concluso in bellezza il suo percorso decennale come regista teatrale dell’Istituto. La rappresentazione rappresenta il prodotto finale del progetto di teatro sperimentale “I sentieri del linguaggio”, inserito nel piano PNRR, con la collaborazione delle professoresse Lucilla Astrini e Maria Luisa Latona come tutor, e la scenografia digitale realizzata dal dottor Giancarlo Rossino insieme ad alcuni studenti.
Un viaggio attraverso “Le Città invisibili”
Lo spettacolo, introdotto elegantemente da Ester La Blunda, ha preso avvio con una performance di danza di Michela Mobilia, seguita dalla recitazione di Giulia Li Volsi che ha interpretato “La città di notte” di Erri de Luca. Il cuore della prima parte è stato dedicato alle celebri “Città invisibili” di Calvino, con gli studenti che hanno dato vita a diverse metropoli immaginarie cariche di significato.
Stefano Paterniti ha interpretato con padronanza Cloe, la città simbolo dei desideri non espressi, mentre Daniela Calandra e Riccardo Li Volsi hanno portato in scena Leonia, potente metafora del consumismo contemporaneo. Particolarmente suggestive le interpretazioni di Peppe Artino e Sonia Vicino (Anastasia), Alessia Li Volsi (Tamara) e Giusy Prinzi (Trude), quest’ultima utilizzata per una riflessione sulla globalizzazione.
Il momento di maggiore intensità emotiva è stato raggiunto con Giorgio Trovato nei panni di Marcovaldo e Matilde Chiovetta come voce narrante, mentre Sofia Iraci ha concluso questa sezione con una toccante interpretazione de “L’inferno dei viventi”.
L’omaggio a Pasolini tra poesia e musica
La seconda parte, dedicata a Pasolini, si è aperta con Cristian Ginerio che ha interpretato “Una storia sbagliata” di De André, accompagnata dalla proiezione di immagini dal film “Accattone”. Diversi studenti hanno dato voce ai “Squarci di notti romane”, mentre Giulia Li Volsi ha recitato brani da “Scritti corsari”.
Il momento più emozionante è stato l’interpretazione di “Supplica a mia madre” da parte di Giovanni Condorelli, che ha saputo trasmettere al pubblico tutta la forza poetica e la carica emotiva di questi versi pasoliniani.
Un finale all’insegna della musica
Lo spettacolo si è concluso con “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla, eseguita da Cristian Ginerio e Giovanni Condorelli, quest’ultimo vero protagonista poliedrico della serata: oltre a recitare e suonare il pianoforte, ha anche realizzato la locandina dello spettacolo. La band era completata da Samuele Rizzo alla chitarra e Salvatore Giacobbe alla batteria.
Fondamentale il contributo degli studenti Giuseppe, Roberta, Andrea e Roberto, che hanno gestito con professionalità luci, suoni, microfoni e proiezioni dalle quinte.
Un successo che segna la fine di un’era
Questo spettacolo rappresenta non solo un omaggio ai due grandi autori italiani, ma anche il coronamento dell’attività teatrale della professoressa Rita Scinardi, giunta al suo ultimo anno di servizio. Gli studenti si sono rivelati “veri attori in auge”, dimostrando come il teatro scolastico possa raggiungere livelli di eccellenza quando supportato da passione, competenza e dedizione.
“Le affinità invisibili” ha saputo creare un ponte ideale tra passato e presente, utilizzando le parole di Calvino e Pasolini per riflettere sulla società contemporanea, confermando l’attualità e la forza comunicativa di due autori che continuano a parlare alle nuove generazioni.
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