Il cappellano che cura anime e corpi: 40 anni di sacerdozio di padre Filippo Salerno

Filippo Salerno
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Iniziamo il nostro excursus fra i sacerdoti della  diocesi e delle diocesi limitrofe, ma anche, se capiterà, nei confronti di quelli delle diocesi lontane. Difatti, in questo periodo, i media sono inondati di notizie negative sul clero e parlano soltanto , di una minoranza di sacerdoti, certamente malati, dediti  alla pedofilia. Contro questa piaga bisogna battersi perché vengano puniti,e corretti, con delle cure,  e allontanati dal loro ministero.  Ma dall’altro lato  c’è una maggioranza “silenziosa” di sacerdoti, suore e fedeli laici che, a migliaia, offrono la propria vita per attualizzare la “Buona Novella”, il Vangelo di Cristo che si è fatto servo, ultimo, che non ha giudicato nessuno, nemmeno i suoi aguzzini e crocifissori, solo per “Amore”, lasciando il Giudizio al Padre che è nei Cieli.

Molti di questi uomini e donne sono impegnati nelle missioni, nel sud del mondo, nelle periferie delle grandi città, nelle parrocchie , negli ospedali, etc. Uno di loro è padre Filippo Salerno, da anni attivo all’ospedale di Enna, come cappellano, sempre pronto, non soltanto a distribuire l’Eucaristia ma anche a portare il “Verbo” a tanti ammalati nel corpo e nello spirito, girando indefessamente per ogni reparto dell’Umberto I. P. Filippo è nato a Gela e qui, nella chiesa madre,  è stato ordinato sacerdote dal compianto monsignor Sebastiano Rosso. Nella stessa chiesa madre ha fatto per cinque anni il viceparroco. Successivamente è stato trasferito ad Enna, quando l’ospedale era nella città alta e qui è stato cappellano e rettore della chiesa del Carmine per dieci anni. Dopo è tornato nella sua città d’origine dove ha ricoperto il ruolo di cappellano del locale nosocomio per circa 23 anni e contemporaneamente è stato parroco, sempre nella stessa città, nella chiesa di san Sebastiano. Successivamente ha fatto il parroco nella madrice di Niscemi e in Santa Maria di Betlemme, nella stessa Niscemi. Negli ultimi tre anni è ritornato ad Enna dove è attualmente, come anzidetto, cappellano  ospedaliero e parroco a san Tommaso.

Quest’anno, esattamente domenica prossima, p. Filippo, celebra e festeggia 40 anni di sacerdozio e di donazione al Signore. “Non cessero’ – dice il sacerdote –  mai di ringraziarlo per tutto quello che mi ha donato in questi 40 anni di ministero. Ho gioito per  ogni attimo del mio cammino senza mai sottrarmi al servizio e alla cura dei fratelli che il Signore  ha messo nella mia strada”. P. Filippo agisce nel silenzio, non fa grandi proclami. Umilmente “dice” la sua bellissima Messa ogni mattina nella cappella dell’ospedale , frequentata da un bel gruppo di amici che gli vogliono bene e gli si stringono attorno nel suo ministero, collaborandolo attivamente. “Sono gioioso di poter alzare il calice della salvezza e invocare il suo nome. e invito tutti a pregare per me, perché come dice S. Paolo. “siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera”.

Mario Antonio Filippo Pio Pagaria



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