Il Comitato pro Policlinico ad Enna, dopo aver preso visione dello schema di proposta di legge, sottoposto dall’assessore Razza ai partecipanti alla riunione del 21 aprile scorso, esprime il proprio dissenso.
La proposta, come formulata, manifesta evidenti e gravi profili di criticità, sia dal punto di vista pratico, ritenendo la nascita di un policlinico diffuso lesivo, in primo luogo, del diritto degli studenti, costretti a svolgere il percorso clinico in un contesto di riferimento così vasto e dispersivo, che vede coinvolte, esempio unico in Italia, ben tre aziende di riferimento; in secondo luogo offensivo per il territorio della provincia di Enna, poiché l’Università Kore, piaccia o no agli interlocutori del tavolo, insiste nel territorio della provincia di Enna ed azienda di riferimento dovrebbe essere una ed una sola: l’ASP di Enna.
In terzo luogo, non certo per importanza, lo schema di legge, che prevede ben tre aziende sanitarie di riferimento ed altri due Consorzi universitari, strutture decentrate di Palermo, peraltro università statale, appalesa evidenti profili di illegittimità: basta una semplice lettura della normativa di riferimento, Decreto Legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 “Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università, che all’art. 2, Aziende ospedaliere-universitarie, comma 4, prevede che per le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca dell’università, la regione e l’università individuano, in conformità alle scelte definite dal Piano sanitario regionale, l’AZIENDA di riferimento, caratterizzata da unitarieta’ strutturale e logistica.
Appare evidente che la norma indicata si riferisce, in modo chiaro, all’ azienda di riferimento, che non può che essere quella ove insiste il percorso della facoltà di medicina, richiedendo, altresì, come elemento caratterizzante di tali strutture L’UNITARIETA’ STRUTTURALE E LOGISTICA.
Ed allora ci si chiede : è rispettato il requisito di unitarietà strutturale e logistica da questa proposta? Evidentemente nello spirito del legislatore era ben chiara la volontà di favorire la concentrazione delle strutture e dei servizi ove gli studenti devono svolgere il tirocinio. E tra l’altro la stessa normativa sopra richiamata stabilisce che alle università non statali, che gestiscono direttamente policlinici universitari, si applica per analogia, la medesima disciplina.
Per tali ragioni il Comitato esprime il proprio dissenso nei confronti di tale proposta di legge, peraltro molto confusa, avallata, in modo incomprensibile ed irragionevole, da parte di alcuni rappresentanti politici della comunità ennese ;il Comitato preannuncia, altresì, iniziative volte alla sensibilizzazione del territorio e delle Istituzioni, poichè in gioco ,oltre al Policlinico, vi è il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Enna e la stessa sopravvivenza degli ospedali, continuamente defraudati, come sta accadendo nella vicenda relativa alla emodinamica.
Il Comitato, infine, lancia un appello a tutta la comunità provinciale al fine di sostenere l’iniziativa per il bene di tutto il territorio.
Per aderire al Comitato: propoliclinico.enna@gmail.com
Per firmare la petizione: https://chng.it/bynWFCnr
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