Il Comune di Nicosia vince il giudizio arbitrale contro la curatela di EnnaEuno spa

Palazzo Comunale Nicosia
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Il collegio arbitrale presso la Camera di Commercio di Palermo ed Enna ha emesso un lodo favorevole al Comune di Nicosia e agli altri Comuni della provincia in una controversia intentata dalla curatela del fallimento EnnaEuno spa in liquidazione.

avv Giovanni Cannata
Avv. Giovanni Cannata

La curatela fallimentare aveva richiesto al Comune di Nicosia il pagamento di oltre tre milioni e mezzo di euro, sostenendo che, in qualità di socio della società d’ambito, il Comune fosse obbligato a compartecipare alle perdite subite.

Tuttavia, la tesi difensiva dell’avv. Giovanni Cannata, che ha rappresentato il Comune di Nicosia, è stata accolta dal collegio arbitrale. I legali dei Comuni hanno ottenuto l’accoglimento delle censure preliminari, dimostrando l’infondatezza della richiesta della Curatela.

L’avv. Cannata ha commentato: “Un plauso va anche a tutti i colleghi difensori degli altri Comuni con i quali abbiamo instaurato un rapporto di fattiva collaborazione; un lodo che ci lascia soddisfatti, si può affermare di avere raggiunto un primo ed importante risultato ma la saga dei contenziosi avviati dalla curatela fallimentare della società EnnaEuno spa, nei confronti dei Comuni della ex provincia, non può dirsi ancora conclusa poiché rimane aperta la possibilità di un’eventuale impugnazione del lodo, come anche la definizione del pendente giudizio, ormai giunto alle battute finali, avviato presso il Tribunale di Enna, sempre dalla curatela fallimentare, riguardante il pagamento di servizi asseritamente prestati dalla società d’ambito in favore degli Enti locali; un giudizio civile, questo, patrocinato dal sottoscritto, che vede il Comune di Nicosia coinvolto per oltre nove milioni e mezzo di euro.

L’esito positivo del giudizio scongiura il rischio di dissesto per l’Ente, evitando potenziali ripercussioni negative sui servizi comunali, specialmente in un periodo particolarmente delicato come quello attuale.

L’avvocato rimane fiducioso sull’esito finale dei contenziosi, ritenendo che questi tentativi mirino ingiustamente a ribaltare sui Comuni le conseguenze di anni di cattiva gestione del sistema di raccolta dei rifiuti da parte della società d’ambito.


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