Il consigliere comunale Filippo Giacobbe presenta una mozione per la riapertura del tribunale di Nicosia

Filippo Giacobbe
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Il 20 gennaio il consiglio comunale di Nicosia si trova ad esaminare una significativa proposta volta a invertire gli effetti di una riforma giudiziaria decennale. Il consigliere Filippo Giacobbe del gruppo politico Forza Italia ha presentato una mozione che richiede al governo nazionale l’inserimento in un apposito disegno di legge delle disposizioni necessarie per la riapertura del Tribunale di Nicosia.

L’iniziativa nasce dalle conseguenze del Decreto Legislativo 155 del 7 settembre 2012, denominato “Nuova Geografia Giudiziaria”, che ha portato alla chiusura di 30 tribunali e 210 sezioni distaccate in tutta Italia. Secondo quanto esposto nella mozione di Giacobbe, questa riforma non ha prodotto i miglioramenti auspicati nel sistema giudiziario. Al contrario, ha generato disagi e aumentato i tempi di svolgimento dei processi.

La mozione evidenzia diversi punti cruciali a sostegno della riapertura. In particolare, nei dieci anni trascorsi dalle chiusure, non si è registrato alcun risparmio economico, né tantomeno un miglioramento del servizio reso ai cittadini. Il territorio di Nicosia e dei comuni limitrofi, classificato come “Area Interna”, ha subito un significativo spopolamento, fenomeno che la chiusura del tribunale e degli uffici ad esso collegati ha contribuito ad aggravare.

Un aspetto pratico che favorisce la riapertura è che l’edificio dell’ex tribunale rimane nella disponibilità del Comune ed è stato mantenuto in buone condizioni, con un miglioramento dell’efficientamento energetico. La mozione sottolinea inoltre che la riapertura non comporterebbe costi aggiuntivi per il Ministero in termini di personale, considerando le recenti e l’implementazione delle nuove forme di lavoro a distanza.

Al consiglio comunale di Nicosia viene chiesto di impegnarsi a intraprendere tutte le azioni politiche e giuridiche necessarie per rivendicare la riapertura del tribunale, collaborando con i comuni limitrofi per prevenire l’ulteriore spopolamento delle Aree Interne. La mozione, datata 17 gennaio, si allinea con analoghe discussioni sulla riattivazione delle sedi giudiziarie chiuse in altre località siciliane, specificamente Mistretta e Modica.

Questa iniziativa riflette una più ampia preoccupazione per il mantenimento dei servizi essenziali nelle aree interne d’Italia e risponde alle indicazioni della Comunità Europea sullo sviluppo territoriale, sottolineando che tali politiche richiedono non solo risorse economiche, ma anche una precisa volontà politica per la loro attuazione.


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