Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, è finito al centro di una controversia politica dopo aver nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale (ASSP) senza passare per il consiglio comunale. La determina, firmata il 4 marzo, ha confermato due terzi dei precedenti componenti, gli stessi che si erano dimessi nel maggio 2024.
La questione è emersa durante il consiglio comunale convocato il 5 marzo, quando il consigliere Filippo Giacobbe ha presentato un’interrogazione sull’iter di nomina, lamentando la mancata comunicazione preventiva al civico consesso.
Giacobbe ha puntato il dito contro quella che considera una violazione dello Statuto dell’ASSP, citando in particolare gli articoli 6, 9 e 16. Secondo tali norme, il Consiglio Comunale ha compiti di indirizzo e vigilanza, e le nomine dei componenti del cda e del presidente dovrebbero essere fatte dal sindaco “in base agli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale”.
“Questa è l’ennesima dimostrazione di come il sindaco Bonelli ignori deliberatamente il ruolo del consiglio comunale“, ha dichiarato Giacobbe. “Lo Statuto dell’ASSP è molto chiaro: il sindaco non può procedere autonomamente a queste nomine senza consultare e rispettare gli indirizzi del civico consesso. Quanto accaduto è una palese violazione delle norme statutarie e un attacco alla democrazia rappresentativa del nostro comune. Chiediamo che il sindaco riveda immediatamente la sua decisione e ripristini il corretto iter procedurale nel rispetto delle istituzioni democratiche“.
La polemica si inserisce in un contesto di tensioni già esistenti tra l’amministrazione Bonelli e parte dell’opposizione consiliare, aprendo un nuovo capitolo nel dibattito sulla governance delle partecipate comunali.
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