Il gioco in Italia: dati statistici, spesa e fatturato

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Se si accende il telegiornale, molti servizi riguarderanno l’economia di un Paese. Ogni settore, quindi, verrà analizzato tramite determinate statistiche e alcuni numeri, che riguardano specialmente la spesa e il fatturato di quel determinato ambito. Basti pensare, ad esempio, a quanto ogni italiano spende in generale mensilmente, con focus sul settore dell’abbigliamento, piuttosto che in quello dei generi alimentari. Un discorso che può essere allargato facilmente anche al gioco, dal momento che è lo stesso Governo a fornirci ogni anno dati puntuali a tal proposito. Di seguito ne andremo a scoprire alcuni per capire l’andamento del settore in Italia negli ultimi anni.

Dati statistici sul gioco in Italia

Partiamo da alcuni dati prettamente statistici che caratterizzano il gioco d’azzardo in Italia. Dapprima quello che è stato riscontrato a livello di percentuali è che oltre il 60% dei giocatori italiani hanno un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Scavando ancora più a fondo in questo ambito, poi, si va a scoprire che più della metà sono giocatori di sesso maschile, compresi nella fascia 18-25 e residenti nel centro e nel sud del nostro Paese. Questo nonostante sia la Lombardia la regione con il più alto flusso di spesa riservata al gioco d’azzardo. Ma subito dopo la regione ospitante Milano, troviamo Campania e Lazio, soprattutto con le province di Napoli e Roma. Particolare è anche il dato che riguarda il perché si giochi d’azzardo: il 55% degli intervistati parla di tentativo di aumentare le entrate, il 45% lo fa per passare il tempo. Infine, è ancora piuttosto alto il numero di italiani che preferisce recarsi nelle sale giochi o nei casinò reali piuttosto che su quelli online, con una percentuale del 52% nel primo caso e del 48% nel secondo.

Spesa gioco in Italia: i numeri del 2020

Nonostante si sia riscontrata una diminuzione dei numeri in generale riguardanti il gioco d’azzardo rispetto all’anno precedente, il 2020 ha comunque confermato che il settore è in ottima salute, dato che gli italiani hanno comunque speso ben 12,96 miliardi di euro complessivi, ossia al netto delle vincite. Come accennato precedentemente, seguendo i dati del libro blu 2020, la regione nella quale si è speso di più è la Lombardia, con una cifra che sfiora i 2 miliardi di euro. Sul podio ci vanno anche la Campania, con 1,1 miliardi di euro, e il Lazio, con poco più di un miliardo di euro. Fanalino di coda, invece, è la Valle d’Aosta, che ha fatto registrare una spesa di circa 14 milioni di euro.

Fatturato giochi in Italia: I giochi fisici

Sempre basandoci sui dati che arrivano da ADM, possiamo notare con certezza come le entrate siano importanti anche nel 2020. Certo non siamo ai livelli del 2019, quando si è raggiunta la cifra record di 110 miliardi di euro, ma ci si attesta comunque sui quasi 90 miliardi, 88,38 per la precisione. Limitandoci al solo gioco fisico, che per la prima volta è stato superato da quello online a livello di fatturato, questo ha permesso allo Stato di guadagnare circa 39 milioni di euro, ossia il 44% del totale. A farla da padrona, ancora una volta, sono le macchinette da bar e le apparecchiature VLT, che da sole hanno registrato un incasso di circa 19 miliardi di euro. Il bingo, invece, si ferma a 673 milioni di euro, perdendo terreno nei confronti dei giochi a totalizzazione, come il SuperEnalotto, che hanno incassato 1,2 miliardi di euro. Le scommesse ippiche si attestano sui 213 milioni di euro, mentre quelle sportive, specialmente riferibili al calcio, hanno raccolto circa 2,6 miliardi di euro. Bene anche le Lotterie, che sono quelle che hanno subito un decremento inferiore rispetto alle altre categorie di gioco fisico rispetto al 2020, con una raccolta di circa 8,1 miliardi di euro. Il Lotto incassa 6.2 miliardi di euro, mentre il grande gruppo dei giochi appartenenti alla categoria “altro” hanno permesso di incamerare circa un ulteriore miliardo di euro.

Gioco online in Italia

Dunque, il 2020 è stato un anno importante per il gioco d’azzardo virtuale, dato che per la prima volta nella storia è riuscito a superare nei numeri quello fisico, ancora preferito in linea teorica dagli italiani. Ebbene, la raccolta del gioco a distanza ha fatto registrare la cifra record di oltre 49 miliardi di euro, rispetto ai 36,4 del 2019. Un incremento importante, come si riscontra anche dal numeri di conti di gioco che sono stati aperti nel solo 2020: oltre quattro milioni. 3.1 milioni sono quelli attivati da giocatori maschi, per lo più nella fascia 18-24 anni, mentre sono circa 973mila quelli aperti da giocatrici donne, specialmente rientranti nella fascia 25-34 anni.

Slot, le preferite sia a livello fisico che online

Per chiudere, è giusto puntualizzare come sia a livello fisico che sulle piattaforme di casinò online, la tipologia di gioco più scelta dagli italiani resta la slot machine. Come visto, infatti, la raccolta delle macchinette AWP, VLT, sia reali che virtuali, supera da sola il 39% del totale delle entrate statali. Il successo delle slot lo si può provare a capire anche informandosi maggiormente sul settore. Per farlo, ad esempio, si può consultare una recensione della slot Book of Ra, che è una delle tante macchinette disponibili in rete o nelle sale giochi reali, anche se probabilmente rimane la più conosciuta. La tendenza si sta confermando anche nell’anno in corso, per quanto dovremo aspettare il 2022 per conoscere i dati ufficiali. Ma quello delle slot è un trend che difficilmente potrà subire gravi flessioni.

 


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