Il governo Musumeci aggiorna la classificazione sismica della Sicilia, 18 Comuni ennesi a rischio sismicità medio-alta

Condividi l'articolo su:

Via libera, dopo quasi venti anni, all’aggiornamento della classificazione sismica per alcuni Comuni siciliani. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha accolto la proposta del dipartimento regionale della Protezione civile. Adesso, per l’approvazione di progetti in zona sismica, gli uffici provinciali del Genio civile dovranno seguire le nuove regole e, in molti Comuni, i progetti dovranno rispondere a norme più severe che garantiscano maggiore sicurezza.

L’attuale quadro normativo consente, infatti, l’accesso alle detrazioni fiscali del Sisma Bonus nelle zone sismiche classificate come 1, 2 e 3 escludendo la zona sismica 4. L’iniziativa ha preso le mosse a seguito di alcune segnalazioni pervenute nel corso del 2021 da parte dell’Ordine degli ingegneri della Sicilia, nonché da vari Comuni dell’Agrigentino e del Nisseno.

L’aggiornamento della classificazione, che entrerà in vigore dalla data di pubblicazione del Piano sulla Gazzetta ufficiale della Regione, si articola così: i Comuni in “zona sismica 1” con sismicità alta passano da 27 a 53; in “zona sismica 2” con sismicità medio-alta passano da 329 a 306; in “zona sismica 3” con sismicità medio-bassa da 5 a 31; in “zona sismica 4” con sismicità bassa da 29 a 1.

In provincia di Enna 18 Comuni si trovano in zona sismica 2, quindi con rischio sismicità medio-alta: Agira, Aidone, Assoro, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe, Villarosa e due Barrafranca e Pietraperzia in zona sismica 3, ovvero con rischio sismicità medio-bassa.

 


Condividi l'articolo su: