Il sindaco di Capizzi risponde al gruppo di minoranza “Coerenza e Libertà”

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Dopo il comunicato con il quale il gruppo di minoranza in consiglio comunale a Capizzi, “Coerenza e Libertà”, stigmatizzava il comportamento di alcuni assessori e consiglieri comunali durante lo svolgimento del consiglio comunale di sabato 30 novembre, arriva la risposta del sindaco Leonardo Giuseppe Principato Trosso.

In relazione al Consiglio Comunale svoltosi a Capizzi in data 30/11/2019, voglio fare alcune precisazioni sulle dichiarazioni effettuate dal Gruppo Consiliare Coerenza e Libertà. Sono dispiaciuto per non potere essere stato presente al Consiglio, ma un malore mi ha fatto rientrare a casa impedendomi di essere presente alla seduta consiliare.

Le questioni sollevate dal gruppo di minoranza appaiono pretestuose e strumentali, trattandosi di problematiche già ben note all’Amministrazione precedente, capeggiata dal consigliere Purrazzo che oggi si vuole ergere a paladino del popolo, approfittando della mia assenza in consiglio Comunale.

Le liti pendenti di cui si parla nella dichiarazione resa dal Gruppo Coerenza e Libertà erano ben noti agli stessi in quanto pendenti sin dal 2014-2015 e che gli stessi amministratori non sono riusciti a risolvere in via amministrativa, pertanto le eventuali azioni correttive dovevano essere poste in essere proprio dall’Amministrazione nella quale l’odierno consigliere di minoranza Purrazzo rivestiva la Carica di Sindaco.

Nel dettaglio, i lavori di consolidamento del Corso Dante Alighieri furono ultimati nel 2013-2014 e l’inizio della fase di contestazione per il mancato riconoscimento di € 137.000 circa, risale proprio al periodo in cui amministrava il Purrazzo. Per questa vicenda abbiamo presentato ricorso pertanto la lite è ancora pendente.

Analoga circostanza vale per la riqualificazione dell’area del Castello e percorso di accesso I° stralcio in cui le contestazioni per il mancato riconoscimento della somma di € 62.000 circa iniziarono nel 2015, anche per questa vicenda abbiamo proposto e la lite è ancora pendente.

Per quanto riguarda il mancato riconoscimento delle somme relative all’ippostazione, la vicenda è molto complessa e si protrae sin dal 2013 quando ha avuto inizio una corrispondenza, a dire il vero non molto ben corrisposta dal nostro Ente, che nel tempo ha determinato la cristallizzazione di provvedimenti che hanno portato al mancato riconoscimento di circa € 150.000, ma che la inefficace corrispondenza della passata amministrazione rischiava addirittura di far revocare totalmente il finanziamento se non si fossero chiariti alcuni aspetti. Per tale vicenda non si è ritenuto   di proporre ricorso stante la relazione del legale interpellato, pertanto sarà attivata procedura transattiva al fine di definire i termini dei pagamenti ai creditori. Intanto non bloccando la situazione per tempo con i creditori dal 2013 al 2019 ci sono oltre 25.000 euro di maggiori spese a cui si dovrà fare fronte e su cui qualcuno potrebbe avere responsabilità.

Per non parlare della questione del rimborso spese ai dipendenti comunali membri della commissione assegnazione case popolari, finiti in tribunale e poi assolti per i quali la precedente amministrazione Purrazzo ha lasciato le loro richieste in perfetto rimpallo tra Segretario Comunale e Dirigenti. La nostra Amministrazione ha dato incarico legale per verificare le parcelle presentate in quanto 3 parcelle tutte differenti tra di loro, quindi stabilire la parte che il comune dovrà rimborsare e nel contempo vedere se ci sono i termini per  una definizione bonaria del procedimento, cosa che la passata amministrazione ci ha lasciato nel cassetto assieme ad un mucchio di lettere di corrispondenza A/R.

Stessa vicenda per il caso del contenzioso per l’esproprio del Centro Sociale Cittadino, dove la questione risale agli anni 1990 e dove la responsabilità per tutto questo ricade sul fatto che il decreto definitivo di esproprio è stato emesso oltre 3 mesi dopo i cinque anni previsti dalla legge. Da allora un contenzioso infinito, che ha già portato al pagamento di € 140.000 circa ed ora abbiamo appellato la sentenza che ci vede condannati al risarcimento del danno che parte attrice, pochi giorni fa ha quantificato in 820.000 euro di cui circa 50.000 euro di soli interesse e spese dal 2013 al 2019, pertanto la lite era pendente con la passata amministrazione e risulta pendente adesso.

Alla luce delle superiori considerazioni (liti pendenti dal 2000 o procedure iniziate con la passata amministrazione) si è ritenuto di costituire un fondo contenzioso già previsto tra gli accantonamenti dell’avanzo di amministrazione e che alla luce dei futuri risvolti si avrà cura di aggiornare integrando qualora necessario il predetto fondo.

Pertanto le affermazioni del gruppo consiliare Coerenza e Libertà risultano alquanto pretestuose e strumentali per le motivazioni sopra descritte. Un’ultima riflessione la vorrei fare sulla richiesta della diretta streaming delle sedute di consiglio comunale: Perché solo oggi tale richiesta quando appena un anno addietro gli stessi elementi erano nella condizioni di approvare loro un apposito regolamento reperendo le necessarie risorse ? Comunque questa è materia di consiglio comunale, ma ricordo al capo gruppo di minoranza che il Consiglio comunale non è teatrino ma un luogo dove si decidono le sorti di un paese e come tale deve essere interpretato ogni ruolo svolto in seno ad esso”.

 


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