Intitolata a Luigi Pidone, vittima dello Stadio Heysel, una piazza a Nicosia – FOTO e VIDEO

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Luigi Pidone, 31 anni, nicosiano, è stata la trentanovesima vittima della strage dello Stadio Heysel avvenuta il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.

Salvatore Leonardi uno degli amici che accompagnò Luigi Pidone in quella sfortunata partita ed uscì fortunatamente illeso ha voluto organizzare una due giorni dedicata alla memoria di questa vittima della violenza negli stadi.

Nella mattina del 16 settembre Antonio Cabrini, indimenticabile campione del mondo a Spagna 82 e campione della Juventus ha incontrato presso il cinema Cannata i giovani per sensibilizzarli contro la violenza negli stadi e contro il razzismo.

L’incontro si è ripetuto nel pomeriggio sempre nello stesso luogo presentato da Valentina D’Alessandro, alla presenza di mons. Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, appassionato di calcio e tifoso juventino, che ha voluto sottolineare che nello sport è importante il rispetto dell’avversario. L’incontro è proseguito con gli interventi del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, che ha voluto ricordare ai genitori dei ragazzi che praticano sport come sia importante l’educazione nei confronti degli avversari e degli arbitri. Presenti all’incontro due ospiti d’eccezione, il giornalista Idris, commosso nel ricordo della tragica serata dell’Heysel e Antonio Cabrini che ricordando quella tragedia ha voluto sottolineare l’importanza della sana pratica dello sport come sostegno contro la violenza ed il razzismo. Testimone d’eccezione anche Mario Sgrò, attuale presidente dell’Ente autonomo Autodromo di Pergusa, che quella sera era presente a Bruxelles che ha sottolineato le mancanze organizzative dell’UEFA e della federazione belga oltre alle carenze strutturali dello stadio.

Poco prima dei due incontri è stato proiettato un documentario realizzato dalla televisione belga in memoria di Luigi Pidone, che ha ricordato la strage dello Stadio Heysel anche grazie alle testimonianze di Salvatore Leonardi e Venerino Telefono che vissero in prima persona quella tragedia.

Sul palco sono saliti i parenti di Luigi Pidone, la moglie Michela ed il figlio Michele, quest’ultimo all’epoca aveva solo 7 mesi, omaggiati dalla sezione di Nicosia dei Bersaglieri. Infatti, Luigi Pidone aveva svolto il servizio militare nel corpo dei bersaglieri e di questo ne andava fiero.

La serata al cine Cannata si è conclusa con un omaggio musicale del maestro Enzo Tamburello.

L’inaugurazione della piazza a Luigi Pidone è stata preceduta da un lungo corteo con in testa le majorettes e la banda musicale diretta dal maestro Giuseppe Tamburello a seguire le associazioni dei Bersaglieri e dei Carabinieri in pensione.

In piazza è stato realizzato dall’artista Maurizio Cannizzo un magnifico murales su lato di un palazzo grazie al permesso concesso dai proprietari e dallo IACP di Enna. L’opera ricorda Luigi Pidone e le vittime del settore Z dell’Heysel.

La scopertura della targa con la dicitura “Slargo Luigi Pidone Vittima Heysel 1954-1985” è stata seguita dalla benedizione impartita da padre Santo Basilotta.

La serata si è conclusa con un intervento del sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, che a nome della sua amministrazione e dei consiglieri comunali ha consegnato un mazzo di fiori alla vedova e al figlio di Luigi Pidone terminando poi con un abbraccio che simbolicamente tutta la città di Nicosia ha voluto dare ai due parenti della vittima.

 


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