La Confraternita del Sacro Cuore accolta in Duomo a Enna nel giorno della festa

Festa Sacro Cuore Enna 1
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Accolta ieri sera in duomo , la confraternita del Sacro Cuore di Gesù nel giorno della festa omonima. I confrati, difatti, guidati dal parroco di San Cataldo,  p. Carmelo Salinitro e dal rettore Fabio Garofalo, hanno traslato a spalla, la vara con il simulacro del Sacro Cuore stesso.

Presente anche p. Pio Lovetti. Ha fatto gli onori di casa il parroco del duomo, monsignor Enzo Murgano che ha presieduto la liturgia Eucaristica, animata dalla corale Maria Santissima della Visitazione e dai medesimi confrati del Sacro Cuore. A concelebrare, gli anzidetti padri Salinitro e Lovetti.

“È sempre una gioia- ha detto padre Murgano, nell’omelia –  accogliere una confraternita che giunge in questa chiesa madre”. Va ricordato che la festa liturgica del Sacro Cuore, ricade, quest’anno, il 27 giugno, mese, questo, dedicato al Sacro Cuore, ma ad Enna, dove la devozione è molto antica e forte, viene solennizzata e celebrata, di solito, l’ultima domenica di giugno, tuttavia, quest’anno è stata anticipata al 15, poiché il 22 si celebra il Corpus Domini e la relativa processione e il 29, nella Festa dei Santi Pietro e Paolo vi è la solenne apertura e traslazione del simulacro di Maria Santissima della Visitazione, Patrona del popolo ennese, dalla cappella dei Marmi all’altare centrale del duomo.

Festa Sacro Cuore Enna 2

Ma ieri la Chiesa Universale celebrava la Santissima Trinità, per cui, nell’omelia, padre Murgano, ha, innanzitutto, posto l’accento su Dio Uno e Trino, fino a collegare la Trinità stessa, con l’Amore infinito del Padre che si effonde dall’alto della Croce tramite il suo cuore trafitto, dal quale sgorgano sangue ed acqua, metafora della “contaminazione” di Dio con l’uomo peccatore.  “La nostra vita – ha spiegato p. Murgano –  è vita trinitaria e  da lì inizia la nostra relazione con Dio e la nostra esperienza di fede; da lì siamo tempio dello Spirito Santo uniti a Cristo come tralci veri. Da lì inizia una storia che ci proietta verso L’Eternità e fissiamo lo sguardo su Gesù con la docilità del gregge che ascolta la voce del Pastore ovvero del Maestro, Gesù, che ci attira al suo Cuore Misericordioso”.

Padre Murgano ha continuato la sua omelia cristologica specificando che “Cristo è la via che ci riconduce al padre.  Egli, conoscendo la nostra debolezza, ha promesso il dono dello Spirito che grida in noi “Abbà Padre”, ed è lo Spirito che ci fa vivere la pienezza di vita in Cristo”. E ha concluso: “Questo è il nostro quotidiano che ci conduce verso l’eternità; sappiamo che quando egli si sarà manifestato saremo simili a lui. Con questa speranza noi camminiamo verso il cielo dove Dio sarà tutto in tutti”.

Mario Antonio Filippo Pio Pagaria



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