La Uil-Fpl chiede al governo regionale maggiori contenuti e risorse per il Libero Consorzio di Enna

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I segretari della Uil-Fpl Bombara e Adamo sono preoccupati per la situazione in cui versa l’ex provincia di Enna oggi Libero Consorzio. Sulla situazione dei lavoratori soprattutto per i precari la UilFpl chiede al governo regionale più risorse economiche rispetto a quelle previste dall’ultima legge di bilancio.

La desertificazione del nostro territorio continua. Spogliare di risorse le ex Province, oggi Liberi Consorzi di Comuni, non fa altro che aumentare i disservizi sul territorio oltre che togliere certezze al personale dipendente.

Lo affermiamo con grande senso di responsabilità senza voler prendere in giro nessuno. Basta con i proclami o le false promesse. Si rischia da qui a breve tempo di non poter adempiere come territorio  a quelle che sono le competenze dell’ex Province basti pensare alle utenze degli Istituti scolastici di secondo grado, ai disabili, alla manutenzione delle strade provinciali ed agli stipendi del personale tutto, senza distinzione alcuna tra personale precario e personale a tempo indeterminato.

La politica siciliana non può attribuire colpe a quella nazionale e viceversa, c’è un problema di carattere sociale determinato da scelte politiche del passato errate e non adeguate; i territori non possono pagare tali scelte erronee nei modi e nei tempi di attuazione, si corre seriamente il rischio, come area interna, di rimanere isolati oltremodo dal resto del contesto siciliano.

Non ci convincono più neanche le false promesse perché a fronte di un fabbisogno di 211 milioni di euro per evitare il dissesto delle ex Province nei fatti ne sono arrivati molti ma molti di meno.

Come mai non si è fatto nulla per evitare che lo Stato continui a scippare risorse dai bilanci delle ex province con il prelievo forzoso? La politica dello scarica barile sta producendo effetti nefasti per la nostra economia. Quando parliamo di desertificazione non ci riferiamo solo all’aspetto naturale del territorio ma alle tante intelligenze che stanno andando via per “accasarsi in altre realtà” italiane ed estere, tanto chi sta vicino al sole si riscalda ugualmente.

Come Uil Fpl tutto questo lo stigmatizziamo con forza come ci rendiamo conto che il personale da qualche anno non ha più certezze; i precari vivono il problema se devono firmare l’adesione alla RESAIS oppure sfidare il legislatore siciliano firmando un contratto fino al 31 dicembre del 2019 che potrebbe essere messo in discussione dalla Corte dei Conti siciliana.

Evidentemente a qualcuno tutto ciò non interessa o se interessa il tutto è un interesse marginale.

A nulla vale effettuare estenuanti assemblee con il personale quando tutti, nessuno escluso, sappiamo che il problema è legato solo ed esclusivamente ai mancati trasferimenti ed al prelievo forzoso. Non è corretto, da un punto di vista politico, togliere la possibilità ai precari di poter fruire di una norma regionale che in tutti gli Enti utilizzatori sta legittimando la loro stabilità occupazionale e non è corretto assolutamente giocare sulla psiche di questi soggetti deboli di par suo, i quali entro il 31 dicembre devono effettuare una scelta se andare alla RESAIS o rimanere legati all’Ente che per più di vent’anni li ha utilizzati fruendo della professionalità acquisita e dalla abnegazione allo svolgimento dei compiti di Istituto. Come non è corretto tenere in bilico il personale a tempo indeterminato che ancora una volta vede pendere sulla propria testa la scure del dissesto finanziario.

Il Governo Regionale deve fare una scelta coerente anche con quanto rappresentato nell’ultima campagna elettorale ossia quella di riempire di contenuti i Liberi Consorzi ma oltre ad i contenuti nel contenitore vanno messe le risorse altrimenti anche questo Governo si è perso dietro la demagogia”.

Il segretario provinciale Salvatore Bombara

Il segretario generale Giuseppe Adamo


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