Nel cuore di Nicosia, città siciliana ricca di storia e custode di antiche tradizioni, si è svolta una memorabile conviviale organizzata dalla Delegazione di Enna dell’Accademia Italiana della Cucina. L’evento, ospitato presso il rinomato ristorante Al Piler, ha rappresentato un perfetto connubio tra cultura territoriale e arte culinaria, confermando ancora una volta il ruolo dell’Accademia come promotrice delle eccellenze gastronomiche italiane.
Un’accoglienza istituzionale calorosa
L’iniziativa ha ricevuto il pieno sostegno dell’amministrazione comunale, con la partecipazione del sindaco Luigi Bonelli e dell’assessore al Turismo Dario Scinardi, che hanno accolto con entusiasmo questa prima visita della Delegazione di Enna nel loro territorio. Gli accademici hanno avuto l’opportunità di immergersi nella ricchezza storica della città, visitando il prestigioso Museo Diocesano e il Palazzo Comunale, scoprendo i segreti di un centro noto per i suoi palazzi baronali e le numerose chiese.
Durante l’incontro nella sala consiliare del municipio, è stata offerta una degustazione del “Nocattolo”, dolce tipico della cittadina, simbolo della tradizione dolciaria locale e momento di autentica valorizzazione del patrimonio enogastronomico territoriale.
“Il pranzo della domenica”: un omaggio alla tradizione familiare siciliana
La conviviale, significativamente intitolata “Il pranzo della domenica”, ha voluto rievocare il più autentico dei riti familiari siciliani, momento di dialogo, festa e condivisione identitaria che da sempre caratterizza la cultura dell’isola. Al timone della cucina, il giovane e talentuoso chef Hermès Picone ha saputo interpretare con maestria la tradizione locale, proponendo un menù che ha valorizzato le materie prime del territorio nel pieno rispetto della stagionalità degli ingredienti.
Un percorso gastronomico tra tradizione e innovazione
La delegata Marina Taglialavore ha dato il benvenuto agli intervenuti, sottolineando l’importanza di questa prima esperienza della Delegazione di Enna a Nicosia e ringraziando l’amministrazione comunale per la calorosa ospitalità. Il simposiarca Carmelo Battaglia ha guidato i commensali attraverso un affascinante percorso enogastronomico, raccontando Nicosia come crocevia di civiltà diverse e custode di una tradizione culinaria unica, dove ogni piatto nasconde secoli di storia e cultura.
Il menù ha proposto un viaggio sensoriale che ha unito rusticità e raffinatezza: dall’antipasto con la picciotta nicosiana dorata e il raffinato carciofo ai carboni accompagnato da spuma di zabaione salato, fonduta di formaggio e crumble di prezzemolo e mentuccia con polvere di guanciale, fino allo zimmatò, un mix di ortaggi di stagione su salsa cotta al kamado giapponese. Il primo piatto ha visto protagonista il pacchero gratinato farcito con ragù di salsiccia di suino nero, arricchito da fave e piselli saltati, mentre il secondo ha presentato un soffice di vitello adagiato su crema di patate profumata allo zafferano. Il pranzo si è concluso con un dessert alle pere e cioccolato, sigillo dolce di un’esperienza gastronomica straordinaria.
Riconoscimenti e gratitudine
Il vice delegato Fabio Montesano ha chiuso la giornata esprimendo la gratitudine di tutti gli accademici presenti, leggendo le considerazioni finali che hanno sottolineato come questa esperienza abbia rappresentato “un perfetto connubio fra tradizione e innovazione, esaltando i valori della nostra Accademia: scienza, arte e sentimento“.
Particolari riconoscimenti sono stati rivolti al sindaco Luigi Bonelli e all’assessore Dario Scinardi per il loro impegno nella valorizzazione territoriale, al simposiarca Carmelo Battaglia per la sua guida illuminata, allo chef Hermès Picone per il suo talento e la sua passione, ai proprietari del ristorante Gaetano e Marco per l’accoglienza calorosa e al personale di sala per la professionalità dimostrata. Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla delegata Marina Taglialavore, definita “un faro per la Delegazione” grazie alla sua dedizione e capacità organizzativa.
Un modello di valorizzazione culturale e territoriale
Questa conviviale rappresenta un esempio virtuoso di come l’Accademia Italiana della Cucina riesca a coniugare la promozione delle tradizioni culinarie con la valorizzazione dei territori, creando occasioni di incontro che rafforzano i legami tra cultura, comunità e identità gastronomica. Un evento che ha dimostrato come la cucina possa essere celebrata non solo come nutrimento, ma come arte, cultura e momento di autentica condivisione umana.
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