L’Ars ha approvato all’unanimità la legge regionale sulle Zone Franche Montane

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Con 55 voti favorevoli, l’Assemblea regionale siciliana ha dato il via libera alla legge regionale che istituisce le Zone Franche Montane. Una nuova speranza di sviluppo per i 132 Comuni siciliani con meno di 15.999 abitanti e che sono situati ad oltre 500 metri sul livello del mare.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci esprime soddisfazione per l’approvazione all’Ars del disegno di legge-voto sulle Zone franche montane: “Si tratta di un importante strumento di crescita per le aree più interne dell’Isola, perché può creare favorevoli condizioni di sviluppo.  Adesso, però, la partita si sposta a Roma, per cui dobbiamo fare pressione sul Parlamento nazionale, affinché si arrivi al voto finale nel più breve tempo possibile”.

Soddisfatto anche Gaetano Armao, assessore regionale al Bilnacio e vice presidente della regiona Siciliana: “Giunge all’approvazione un’iniziativa sulla quale lavoriamo da anni con gli esponenti del territorio che può costituire una leva di sviluppo per contrastare desertificazione delle imprese e spopolamento delle aree montane. Proseguiremo il lavoro nel negoziato finanziario con lo Stato affinchè questa forma di fiscalità di sviluppo possa rinvenire le risorse necessarie”.

Non poteva mancare il commento soddisfatto di Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del Comitato per l’Istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia, vero motore in questi mesi per l’approvazione di questa legge all’Ars: “Il Parlamento della Regione Siciliana ha approvato la prima Legge di prospettiva della sua storia. Attendavamo questo momento da 1706 giorni. Ora il destino delle aree di montagna, per lo più dimenticate, è nelle mani dello Stato che dovrà indirizzare la Commissione paritetica Stato/Regione – unico organismo istituzionalmente preposto a questo – a destinare una parte dei cespiti tributari maturati in Sicilia al finanziamento delle “aree ZFM”, che il presidente della Regione dovrà individuare entro i prossimi sei mesi. Abbiamo individuato quello dell’Iva all’importazione che, per il 2018, ha maturato 2.104.803.652,41 di Euro. Allo Stato chiediamo di essere leale con la Sicilia, atteggiamento che in passato è mancato soprattutto nei confronti dei resilienti delle montagne dell’isola. Rivendichiamo la corretta definizione dei rapporti finanziari con lo Stato. Si tratta di definire urgentemente le norme di attuazione dello Statuto che nel passato o sono state realizzate come “norme modificative” (quindi nulle) o non sono state mai previste. Le ZFM in tal senso costituiranno l’ennesima occasione per emanare norme rispettose dello Statuto siciliano, nel passato ignorato con i risultati palesemente visibili”.

Presente a Palermo, insieme ai suoi colleghi sindaci, il primo cittadino di Nicosia, che ha condotto anch’egli una battaglia per l’approvazione di questa legge fondamentale per le popolazioni siciliane montane: “Votata la legge per le zone franco montane. Votata all’unanimità da tutti i parlamentari siciliani. Una battaglia vinta che dà speranza di sviluppo alle nostre zone interne. adesso la pressione finale sul governo nazionale. noi ci crediamo e non molliamo. un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato a questa vertenza. Per Nicosia un grazie particolare a Enzo Spinelli”.

In questi mesi il nicosiano Enzo Spinelli, presidente del Centro Commerciale Baturale di Nicosia, ha combattuto per questa legge questo il suo commento dopo l’approvazione: “L’Assemblea Regionale ha gettato le fondamenta fornendo al Governo Siciliano uno strumento attraverso il quale poter discutere i rapporti Stato-Regione. Grazia a tutti, in primis al Comitato promotore coordinato da Vincenzo La Punzina, grazie ai Sindaci dei 132 comuni coinvolti che insieme hanno dato prova di forza dei territori. Un grazie speciale al nostro sindaco di Nicosia Luigi Bonelli che da oltre 3 anni ha creduto in questo progetto difendendolo a spada tratta. Abbiamo appena attraversato la linea di partenza quindi avanti tutta per arrivare al traguardo. Insieme si vince. Grazie”.

 

 


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