L’arte sacra del nicosiano Maurizio Cannizzo illumina i festeggiamenti della Madonna della Lettera a Messina – FOTO e VIDEO

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Durante la suggestiva notte mariana tra il 2 e il 3 giugno, l’artista Maurizio Cannizzo, presidente dei Madonnari di Sicilia e originario di Nicosia, ha creato un’opera d’arte straordinaria in onore della Madonna della Lettera, patrona di Messina. Lavorando instancabilmente per tutta la notte, Cannizzo ha realizzato un magnifico disegno che rappresenta la Madonna della Lettera, posizionato strategicamente il Largo San Giacomo nelle vicinanze di Piazza Duomo.

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Un’opera che arricchisce la tradizione messinese

Quest’ultima creazione si aggiunge al quadro della Madonna della Lettera che l’artista aveva realizzato lo scorso anno, attualmente esposto nella cripta del Duomo di Messina. La cripta, riaperta al pubblico proprio durante la notte mariana dopo un lungo periodo di chiusura, ha offerto ai fedeli e ai visitatori l’opportunità di ammirare entrambe le opere dell’artista nicosiano.

L’iniziativa artistica ha riscosso un notevole successo tra i numerosi pellegrini e turisti che hanno potuto apprezzare sia il quadro custodito nella cripta che il nuovo disegno realizzato all’aperto. Tra i visitatori di prestigio si sono distinti l’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, e il vescovo della Diocesi di Nicosia, monsignor Giuseppe Schillaci, che hanno voluto rendere omaggio all’opera e benedire il lavoro dell’artista.

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Maurizio Cannizzo Messina Madonna Lettera 3Le radici millenarie del culto

Il culto della Madonna della Lettera rappresenta una delle devozioni mariane più antiche al mondo, le cui origini risalgono al 42 d.C. Secondo la tradizione, quando San Paolo giunse a Messina per diffondere il Vangelo, trovò una popolazione che si convertì numerosa al cristianesimo. Prima della partenza dell’apostolo verso la Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per incontrare personalmente la Madonna.

La delegazione messinese si recò quindi in Terra Santa portando con sé una lettera scritta dai concittadini convertiti, nella quale professavano la loro fede in Cristo e chiedevano la protezione materna di Maria. La risposta della Vergine non si fece attendere: ella accolse i pellegrini e consegnò loro una sua lettera scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli.

L’8 settembre del 42 d.C., la delegazione fece ritorno a Messina recando la preziosa missiva, nella quale Maria elogiava la loro fede, esprimeva gradimento per la loro devozione e assicurava la sua perpetua protezione alla città dello Stretto. La ciocca di capelli della Madonna è tuttora custodita presso il Duomo di Messina e viene solennemente esposta durante la festa del Corpus Domini, incastonata nell’albero di un piccolo galeone d’argento che simboleggia la protezione mariana sulla città.

L’arte come ponte tra sacro e contemporaneo

Il lavoro di Maurizio Cannizzo rappresenta un esempio significativo di come l’arte contemporanea possa dialogare con la tradizione religiosa, creando un ponte tra il sacro e il moderno. La scelta di realizzare l’opera durante la notte mariana, momento di particolare intensità spirituale, conferisce un valore aggiunto al gesto artistico, trasformandolo in un vero e proprio atto di devozione.

L’iniziativa dell’artista nicosiano dimostra come la figura dei Madonnari continui a mantenere viva una tradizione artistica che affonda le sue radici nella cultura popolare italiana, portando l’arte sacra direttamente nelle strade e nelle piazze, rendendola accessibile a tutti i fedeli e visitatori.

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